Uno sviluppo che continua, quello della Fabbrica di birra Pedavena, rilevata ormai quasi vent’anni fa dalla friulana Birra Castello, ponendo fine ad una lunga vicenda che coinvolse tutta la comunità. Lo testimoniano i numeri del bilancio 2024: sono stati oltre 450 mila gli ettolitri di birra prodotti lo scorso anno, grazie d un organico cresciuto di 8 unità, arrivando a toccare quota 83 dipendenti.
Ieri (2 aprile) alla presenza di molte autorità ma anche di semplici cittadini, un nuovo, importante tassello: l’inaugurazione della nuova linea di imbottigliamento, completamente automatizzata. Un investimento non certo di poco conto, visto che parliamo di circa 10 milioni di euro. Una macchina molto versatile: è in grado, infatti, di lavorare con 70 formati diversi, dalle lattine da 0.33 cc fino alle bottiglie magnum in vetro da 1 litro e mezzo.
«Un investimento fondamentale nel nostro processo di espansione – spiega Enrico Buttarono, presidente di Birra Castello Spa – perché ci stiamo concentrando sempre di più sull’esportazione dei nostri prodotti, e per fare questo servono formati che fino ad ora a Pedavena non potevamo realizzare».
Da oggi sì, al ritmo di ventimila pezzi all’ora. Soddisfatto il sindaco di Pedavena, Nicola Castellaz, a nome i pedavenesi, da sempre legati visceralmente alla «loro» fabbrica di birra: «Si tratta indubbiamente di un valore aggiunto per l’intera comunità: parliamo di uno stabilimento ultracentenario, che ha vissuto momenti esaltanti e momenti difficili, ma che ora ha intrapreso una nuova strada di sviluppo».
Le nuove idee, d’altra parte, non fanno certo difetto al gruppo friulano. Tra gli obiettivi dei prossimi mesi c’è infatti l’entrata in produzione di una birra completamente analcolica, il ridisegno di alcuni marchi storici e lo sviluppo dei mercati esteri.