Vandali al bivacco Costacurta: distrutta la vecchia stufa

Vandali al bivacco Costacurta: distrutta la vecchia stufa

Raid vandalico sulle Prealpi Borgo Valbelluna. Dei buontemponi hanno devastato il bivacco Costacurta, in Val di Botte tra Signa e Zelant.

È successo con ogni probabilità nel corso dell’ultima settimana. La scena che si è presentata ai cacciatori della Riserva Alpina di Mel, che custodiscono e tengono pulita la piccola struttura montana, è stata quella di devastazione. La storica stufa del bivacco, infatti, è stata divelta e distrutta e i tubi di raccordo con la canna fumaria sono stati spaccati. Incomprensibili i motivi che hanno portato a questo episodio. In seguito al sopralluogo congiunto effettuato dalla polizia locale, l’amministrazione comunale di Borgo Valbelluna, in accordo con la Riserva Alpina, formalizzerà denuncia contro ignoti.

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Non è il primo episodio che si verifica in zona. Qualche settimana fa era toccato al bivacco Col dei Gai, gestito e manutentato dalla Riserva Alpina di Caccia di Trichiana, dove sono state divelte delle finestre, asportata tutta la legna accatastata e gli interni sono stati sporcati; altri danneggiamenti si sono registrati anche lo scorso anno al bivacco Vallon Scur e ai Loff sul versante trevigiano.

La stessa cartellonistica posta recentemente lungo la rete sentieristica comunale (oltre 700 frecce segnavia) è stata in alcuni punti più volte distrutta e sostituita.

«I nostri bivacchi, così come la rete sentieristica, sono un patrimonio della collettività. È difficile capire cosa passi per la testa di chi compie tali atti di vandalismo ai quali non c’è nessuna giustificazione, o forse è fin troppo facile da capire: in testa rimane soltanto una colossale dose di imbecillità» commenta Simone Deola, assessore all’Ambiente di Borgo Valbelluna. «Questi gesti non rappresentano solamente un danno al patrimonio collettivo ma anche un vero e proprio sfregio alle decine di volontari e associazioni che mantengono puliti e fanno la manutenzione dei bivacchi e dei sentieri e che di fronte a scene di questo tipo provano sconforto e giusta rabbia che condividiamo. Mi auguro che dopo la denuncia ci sia la collaborazione di chi può aver visto o sentito qualcosa e che possa fornire qualsiasi elemento utile per indentificare i responsabili». Grande amarezza traspare anche dalle parole di Fabio Ferrighetto, presidente della Riserva Alpina di caccia di Mel e di Maurizio Barp a nome della Riserva Alpina di caccia di Trichiana: «Con profondo rammarico siamo venuti a conoscenza di questi atti vandalici verificatisi nei “nostri” amati bivacchi che curiamo con costanza, impegno e passione da decenni. Siamo fortemente delusi da questi comportamenti, senza alcun senso. Sempre più spesso ci troviamo di fronte a degrado, sporcizia, noncuranza, di questi luoghi meravigliosi. Forse, non tutti sono consci della fatica e dell’impegno che noi cacciatori e tutti i volontari di altre associazioni, spendono per mantenere decoroso il nostro territorio. Questi comportamenti, purtroppo, fanno ridurre l’entusiasmo con cui ci dedichiamo alle attività di miglioramento della nostra terra e questo va a discapito di tutta la comunità».

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