Zona di guerra. E stavolta il coronavirus non c’entra. Il lockdown potrà essere finito oppure no (per qualcuno evidentemente non è mai cominciato); non importa: a fine maggio la Val d’Oten sarà teatro di un’esercitazione delle forze armate. Come da prassi, ormai: sono anni infatti che la zona montuosa tra Calalzo e Auronzo è considerata “poligono militare”, perfetta per consentire ai soldati di fare pratica in un contesto di natura selvaggia. Quindi, per una settimana a maggio (e un’altra a giugno) camionette e mimetiche saranno protagoniste. Ovviamente, off-limits tutti gli altri. Verrà delimitata una “zona rossa”, ma anche in questo caso il Covid non c’entra.
Il provvedimento di sgombero del Comando Forze Operative Nord è arrivato ieri, datato 23 aprile e firmato dal generale di brigata Salvatore Carta. «Per ragioni di pubblica incolumità si risponde lo sgombero della zona denominata poligono di Val d’Oten nei giorni 19, 20, 25, 26, 27, 28 e 29 maggio, dalle 7 alle 22.30» si legge nel documento. La zona di poligono, che sarà delimitata da bandieroni rossi, è delimitata a nord dalla Val di San Vito-Rifugio Tre Sorelle-Buche in Saccento-Croda alta di Somplade-Albergo di Balon; a est da Baita Podos-Casera Diassa-Forcella Peronat; a sud da Col di Gat-Malga Pian d’Oten; e a ovest da Forcella di Vandel-Val del Fuoco.
Le esercitazioni militari – si legge nel provvedimento di sgombero – faranno uso di mitragliatrici, mortai e sistema d’arma “Folgore” e fucili di vario genere. Armi e munizioni che se rinvenute dopo l’esercitazione dovranno essere comunicate ai carabinieri.
