La tendenza continua a essere confortante.
Le misure anti-contagio, infatti, danno i frutti sperati. Come rileva l’aggiornamento del bollettino redatto da Azienda Zero.
Nelle ultime 24 ore, il numero dei casi attualmente positivi è passato da 346 a 334, mentre i guariti toccano quota 715 (+14 rispetto a ieri).
E all’interno delle strutture ospedaliere della provincia? Il quadro è stabile. Anzi, c’è un paziente in meno ad Agordo (9 in totale), mentre al San Martino i ricoverati sono sempre 9 (8 in area non critica e 1 in terapia intensiva): 10, infine, all’ospedale di comunità.
Sensibile pure il calo dei bellunesi in isolamento domiciliare: 62 in meno di ieri. Adesso ammontano a 610.
Nel frattempo, è stata rinnovata la convenzione tra l’Ulss 1 Dolomiti e l’associazione Cucchini, che continuerà quindi a occuparsi di alleviare il dolore dei malati e delle loro famiglie: «Ringraziamo l’Ulss per la fiducia che pone nell’attività dei nostri volontari, sempre attenti alla persona, alle esigenze del malato e delle famiglie – commenta il professor Paolo Colleselli -. Da trent’anni portiamo avanti in maniera convinta la nostra missione, tanto che l’Associazione è diventata uno dei punti di riferimento per le cure palliative nell’intera provincia, tra l’assistenza domiciliare e la struttura hospice Casa Tua 2».
Sulla stessa linea di pensiero, il direttore generale dell’Ulss 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno: «La Cucchini offre un importante apporto allo sviluppo delle cure palliative attraverso un volontariato competente, dinamico e “umano” che contribuisce al continuo miglioramento del servizio assistenziale a favore della persona in fase terminale. Solo attraverso un lavoro di squadra e l’unitarietà di intenti, si può sviluppare un approccio di sistema, nel rispetto dei reciproci ruoli».