Un duomo più bello per la beatificazione di Papa Luciani

Un duomo più bello per la beatificazione di Papa Luciani

Il duomo di Belluno si farà più bello. Appuntamento al prossimo anno, in perfetta sincronia con la beatificazione di Papa Luciani. I lavori per l’adeguamento liturgico della cattedrale cittadina inizieranno infatti entro la metà del 2022. Lo ha annunciato ieri il vescovo di Belluno – Feltre, Renato Marangoni, nel presentare l’esito del concorso di idee per il rinnovo dell’interno della chiesa simbolo di Belluno.

La giuria (formata dalle più alte cariche ecclesiastiche della diocesi e da un gruppo di architetti ed esperti), dopo aver analizzato tavole grafiche, video di presentazione, relazioni e campionatura dei materiali presentati, ha scelto – tra i 5 rimasti in gara – il progetto presentato dal gruppo di lavoro coordinato dall’architetto vicentino Francesca Leto e che comprende anche gli architetti Michele Battistella e Daniele Bertoldo, il liturgista Gaetano Adolfo Comiati, gli artisti Mauro Zocchetta e Caterina Gabelli e il consulente Pietro Canton. Degni di menzione anche le idee progettuali del gruppo di lavoro coordinato da Giorgia Colombo (meritevole per per l’attenzione alla contestualizzazione urbana) e di quello capitanato da Francesco Ponci, che ha colpito favorevolmente la giuria per l’attento studio nell’uso dei materiali e della croce.

Il concorso di idee era partito a marzo, con l’ammissione di 46 gruppi concorrenti (nessuno bellunese). Alla prima scadenza, il 29 giugno, sono arrivati sul tavolo della giuria 30 progetti. Il 2 e 3 luglio scorso la prima scrematura, che ha portato all’individuazione di cinque progetti ammessi alla fase successiva. «Ho incontrato personalmente i partecipanti alla fase finale – spiega il vescovo – in occasione del sopralluogo avvenuto il 17 luglio. Un incontro molto proficuo, nel quale si è parlato di architettura a 360°, anche nel suo rapporto con la società».

E ora? «Si tratterà di definire il progetto esecutivo – spiega don Alex Vascellari, segretario della curia – tenendo conto anche delle indicazioni della Sovrintendenza». A disposizione ci sono 400mila euro, il 75% dei quali frutto dell’8 per mille e destinati all’uopo dalla Cei. Il progetto prevede di rinnovare completamente l’area liturgica (altare, ambone e cattedra episcopale) per renderla più moderna e adatta alle trasformazioni nell’atto liturgico. Grande attenzione ai particolari e ai materiali. Il pavimento, ad esempio, sarà realizzato in pietra rossa di Castellavazzo, con inserti in pietra bianca di Cugnan. In particolare l’altare sarà spostato più indietro, esattamente sotto la cupola.

Così prenderà una forma definitiva la zona già oggetto di sistemazione (provvisoria) da parte dell’architetto Alpago Novello nel 1965, quando ci fu la necessità di adeguare la cattedrale ai nuovi dettami del Concilio Vaticano II. «La coincidenza con il recente annuncio della beatificazione di Papa Luciani – conclude il vescovo – pare quasi una sua benedizione. E’ bello infatti ricordare che don Albino Luciani fu per oltre vent’anni al servizio di Dio in questa chiesa». 

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