Belluno cresce a livello turistico. A certificarlo sono i dati diffusi dall’Ufficio statistico regionale: nel mese di agosto, le presenze hanno sfondato quota 35mila, superando così quelle degli stessi mesi nelle annate pre-pandemia.
Nessun dubbio, il 2021 ha già fatto registrare una decisa inversione di tendenza rispetto al recente passato scandito dal virus: nel periodo gennaio-agosto sono state già 113mila le presenze registrate, contro le 123mila degli stessi mesi del 2019. Vicini quindi alla migliore annata dell’ultimo decennio (nel 2020 erano state 87mila). In particolare, il mese di agosto 2021 è stato il più “frequentato” degli ultimi 10 anni, superando anche l’agosto pre-Covid (34mila nel 2019); è dal 2017 che nell’ottavo mese del calendario si registrano oltre 30mila presenze in città (il picco più basso nel 2020 con 31mila).
Tornano a crescere pure gli arrivi: 29mila nel 2021 contro i 23mila dello scorso anno, mentre nel 2019 erano stati 41mila: «Belluno si conferma città forte nelle presenze – commenta l’assessora al Turismo Yuki d’Emilia – segno che alla città viene riconosciuto il suo ruolo di porta di accesso alle Dolomiti e di base per la scoperta delle bellezze dei nostri territori».
«Si tratta di una ripresa prevedibile, visto il crollo dei flussi turistici del 2020 a livello mondiale, ma certo non potevamo aspettarci di tornare già quest’anno quasi ai livelli pre-pandemia, e di conseguenza possiamo dirci molto soddisfatti, anche perché è ricominciato anche il flusso di viaggiatori stranieri».
Belluno guarda avanti: «Questi dati premiano la nostra città come meta attrattiva 365 giorni all’anno e sono il riconoscimento del lavoro fatto dall’amministrazione sulla promozione e sull’offerta turistica. Considerati il meteo e gli eventi degli ultimi due mesi, possiamo aspettarci che settembre e ottobre abbiano fatto registrare numeri positivi. Il lavoro sui target di riferimento? Funziona: chi viene da noi sa di trovare il contatto tra natura e città, la possibilità di ammirare stupendi paesaggi, di visitare spazi culturali e di praticare attività sportive a pochi passi dal centro città».
