Nessun colpevole e indagine archiviata: la causa della tragedia avvenuta in Marmolada, poco meno di un anno fa, è frutto dell’imprevedibilità. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento, Enrico Borrelli che ha avallato la documentazione presentata dai periti nominati dalla Procura del capoluogo trentino.
Secondo i consulenti della Procura, «le temperature elevate registrate da metà giugno hanno determinato uno scioglimento della neve in superficie che, insieme alle crepe e alla formazione di torrenti sotto il ghiacciaio, hanno portato al disgregamento».
Il disastro in montagna risale al 3 luglio 2022, quando un distacco di 6.480 metri cubi di materiale tra massi, neve e ghiaccio ha travolto comitive di escursionisti. E provocato undici morti.