Tour europeo per promuovere il turismo: la Dmo “semina” oltre la pandemia

Tour europeo per promuovere il turismo: la Dmo “semina” oltre la pandemia

 

Via libera al bilancio e varo del piano per superare l’emergenza 2020. La Dmo Dolomiti prova a guardare oltre il coronavirus, con il “piano anti-Covid” votato all’unanimità dall’assemblea dei soci. Un vastissimo programma di promozione per seminare turismo oggi, nel pieno della pandemia, e far sbocciare i frutti nel 2021-2022, quando l’emergenza sanitaria sarà superata. 

 «Ci auguriamo che l’estate possa essere una stagione buona. Le aspettative sono alte, visti i flussi delle ultime domeniche – afferma Alessandra Magagnin, amministratore della Dmo -. L’idea è che i turisti, soprattutto quelli italiani, privilegeranno la montagna tra giugno e agosto. Questo ci consentirebbe di concludere dignitosamente l’anno. Il lavoro che stiamo facendo è di semina, attraverso una promozione massiccia e unita».

Il programma di promozione, infatti, vedrà impegnata la Dmo in un tour europeo senza soluzione di continuità da settembre a fine anno: cinque serate (Bari, Bologna, Firenze, Palermo e Roma), al seguito del Giro d’Italia; e la partecipazione a una lunga serie di fiere del settore, dal Ttg Travel Experience di Rimini al Wtm di Londra (a novembre), passando per il Dolomiti Show di Longarone. «Abbiamo previsto inoltre due workshop in Polonia e Repubblica Ceca, a settembre; più altri quattro a Kiev, San Pietroburgo, Budapest e Romania, a Sibiu o Cluj, a fine ottobre – continua Alessandra Magagnin -. A novembre chiuderemo con un altro workshop a Oslo e un roadshow con tutte le Dmo venete a Vienna, Monaco, Berlino, Stoccolma, Mosca, Praga, Parigi, Londra, Copenhagen e Madrid. Infine, tra settembre e ottobre i consorzi organizzeranno educational e press tour per promuovere le offerte turistiche delle varie zone della nostra provincia».

Ma non è tutto: per rendere sempre più operativa la Dmo, verrà ampliata la macchina, grazie all’ingresso di una nuova figura, che sarà selezionata con apposito bando nelle prossime settimane. Una mossa resa possibile dalla ridefinizione delle quote associative, che permette di implementare la base economica (da 85.980 a 128.880 euro), anche attraverso l’aumento della quota provinciale più che triplicata.

«In questa assemblea, la Dmo ha dato il benvenuto a due nuovi soci: il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il consorzio Promo Falcade. La squadra si dimostra quindi sempre più forte e coesa, pronta ad affrontare il delicato momento post Covid – commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Il turismo è uno dei settori più penalizzati dal lockdown, ma il territorio bellunese è pronto a dare il benvenuto ai turisti in maniera sicura e accogliente sin da questa stagione estiva. La Provincia, attraverso risorse proprie derivanti dal Fondo Comuni di confine e il Piano Eurac sostiene le attività della Dmo e della promozione».

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