Studentessa denuncia Ue a Corte diritti umani per alluvioni

Studentessa denuncia Ue a Corte diritti umani per alluvioni

Due ragazze italiane di 18 e 20 anni, una veneta e l’altra della Basilicata, hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti umani contro 33 Stati membri del Consiglio d’Europa, accusandoli di violare il loro diritto alla vita, alla salute, e alla vita privata e familiare perche’ non rispettano gli impegni assunti con la firma dell’accordo di Parigi del 2015, la Cop21.

Lo rendono noto le due avvocatesse che le rappresentano, Angela Maria Bitonti, del foro di Matera, e Sonia Sommacal, che esercita a Belluno. «Ognuna delle ragazze ha fatto il suo ricorso, e la documentazione e’ stata spedita oggi alla Corte di Strasburgo», ha dichiarato all’ANSA Bitonti.

«Le ragazze – di cui non sono stati resi noti i nomi – sono molto preoccupate per gli effetti dei cambiamenti climatici», continua la legale, ricordando che la zona di Belluno e il centro di Matera sono state colpite in questi ultimi due anni da alluvioni, e che la città dei sassi è soggetta a forti ondate di calore. Le giovani donne «ritengono che l’Italia sia particolarmente fragile ed esposta piu’ di altri Paesi ai cambiamenti climatici», osserva Bitonti. «Credo che questa azione possa essere un precedente per altre simili in futuro», conclude. Il ricorso delle ragazze italiane assomiglia a quello che la Corte di Strasburgo ha ricevuto da alcuni giovani portoghesi l’anno scorso, e che i giudici hanno deciso di trattare in via prioritaria.

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