Quattro Comuni al voto, altrettanti candidati sindaci. Sono lontani i tempi in cui ogni appuntamento amministrativo vedeva la corsa multipla di liste. A Belluno città, appena dieci anni fa, i candidati alla fascia tricolore sfioravano la doppia cifra. Adesso invece è l’esatto opposto: nessuno (o pochissimi) si mettono a disposizione. E la crisi è conclamata.
Lo dimostra chiaramente la prossima tornata elettorale. Quattro le località in cui si voterà a maggio: Canale e Cencenighe in Agordino, Sospirolo in Valbelluna, Pieve in Cadore. Ebbene, dopo rumors vari, ieri c’è stato il deposito ufficiale delle liste. Solo quattro. E quindi, il 14 e 15 maggio sarà sfida al quorum, che pur pulito dagli Aire e abbassato al 40% può rappresentare uno scoglio mica da ridere.
Il Comune più grande è Pieve, dove il sindaco uscente Bepi Casagrande non tenta il bis. L’unica candidata è Sindi Manushi, giovane avvocata già in lista con Vignato alle ultime comunali di Belluno. La sua lista, “Pieve futura”, propone un gruppo giovane e desideroso di fare.
In Agordino, Canale cerca la continuità con Massimo Murer, attuale vicesindaco. La sua lista “Un progetto per Canale” vede diverse figure già impegnate nell’amministrazione uscente, ma senza il sindaco Colcergnan. A Cencenighe si candida per il bis Mauro Soppesa, con “Cenenighe Civica”.
Infine, Mario De Bon tenta il terzo mandato a Sospirolo.