Scuole chiuse fino a settembre, aziende verso la riapertura: il cortocircuito

Scuole chiuse fino a settembre, aziende verso la riapertura: il cortocircuito

Tutto parte dalla scuola. Anzi, riparte. Fino a oggi, però, sembra essere l’esatto contrario: quando il lockdown sarà finito, le aziende riapriranno, le scuole no.

Il campo delle ipotesi è vasto. Ci ha pensato direttamente la ministra Azzolina, nei giorni scorsi, a seminarlo a dovere. Con una data spartiacque attorno a cui ruota il momento clou (almeno per le scuole superiori), il 18 maggio: se si rientra prima, esame di stato quasi normale; se si rientra dopo, maturità soft. Da qui poi dipendono tutte le altre decisioni.

Più passano i giorni, però, più diminuiscono le possibilità di un ritorno in aula. Insomma, a quanto pare né prima né dopo il 18 maggio. Perché il Miur ha detto a chiare lettere di affidarsi al comitato scientifico. E la scienza ha parlato. Per bocca del presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. Il responso è piuttosto chiaro: meglio chiudere l’anno scolastico in modalità didattica a distanza e riparlarne a settembre. Se poi l’estate non sarà stata sufficiente a scongiurare del tutto il Covid-19, si potrebbe ricominciare la scuola ancora con l’aiuto della tecnologia e delle videolezioni. Nel frattempo sarà scattata la fase due, con la riapertura delle attività economiche, delle aziende e con l’archiviazione dello smart working.

Qui però c’è il cortocircuito. Perché la scuola non è solo istruzione. Magari lo fosse. Molto più prosaicamente è assistenza sociale. È un luogo in cui ragazzi e soprattutto bambini stanno mentre i genitori vanno al lavoro. Certo, imparano, diventano grandi, apprendono conoscenze e competenze… ma per farlo, fisicamente si spostano, escono da casa e “vanno a scuola”. 

E se la scuola non riapre fino a settembre (e forse più in là)? Diventa un problema grosso per i genitori. Vaglielo a spiegare che le aziende ripartono e il lavoro pure… Come faranno i genitori che lavorano entrambi (ed è una manna, in questo periodo) e hanno figli piccoli, forzatamente a casa? Domanda al momento senza risposta. Perché il ritorno alla normalità che lascia le scuole chiuse è un po’ come costruire una casa e cominciare dagli arredamenti. Mai come in questo caso bisogna ripartire dalla scuola. Per davvero.

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