Chissà se apriranno gli impianti del Nevegal… la domanda è legittima. E non più soltanto per i problemi annosi del Colle. Stavolta c’è anche il Covid di mezzo. Perché è vero che le manutenzioni di seggiovia e ski area hanno i tempi strettissimi. Ma è altrettanto vero che anche la corsa contro il tempo potrebbe non bastare. L’evoluzione dell’emergenza sanitaria non permette di guardare con troppa fiducia alle prossime settimane. Escluso lo sci di dicembre, si punta gennaio per la discesa. E il fondo?

Nevegallika ci prova. «Gli impianti potrebbero essere fermati dal Covid, ma lo sci di fondo è un’attività che non presuppone assembramenti» dice Paolo Garaboni. Che da qualche mese sta lavorando per ripristinare la vecchia pista da sci stretti attiva fino a qualche anno fa in Faverghera.

«Ci stiamo adoperando, tra mille difficoltà, per recuperare il vecchio circuito – sottolinea Garaboni -. Vorremmo creare un polo per lo sci di fondo per l’avviamento dei giovani. E anche per dare la possibilità alla scuola sci di fondo del Gs Castionese di allenarsi in casa, viste le notevoli criticità di spostamento di quest’anno».

Nevegallika ha lanciato la proposta e il Comune ha fatto la sua parte: è stato concluso pochi giorni fa l’iter burocratico per creare la servitù di pista in Faverghera e ripristinare il vecchio tracciato, di 2 chilometri. Cosa manca? Gli ultimi passaggi tecnici. E la neve, ovviamente.