Rimappati i pascoli in quota: «Contributi per chi lavora in quota»

Rimappati i pascoli in quota: «Contributi per chi lavora in quota»

Si è concluso l’iter avviato dalla consigliera regionale della Liga Veneta Silvia Cestaro, per il riconoscimento delle “Pratiche locali tradizionali” e l’attribuzione dei giusti contributi a chi pratica il pascolo in quota in zone con arbusti. Il telerilevamento attraverso i droni, infatti, finora aveva escluso tutte le aree arbustive e sotto chioma dalla mappatura dei pascoli non permettendo l’accesso ai contributi comunitari (PAC) erogati da Agea a quegli allevatori che praticano il pascolamento di mandrie e greggi in aree boscate. Una modifica importante, pensata per supportare le comunità locali, da sempre presidi fondamentali dei territori montani, impegnate nella cura delle terre alte, tra tante difficoltà. I terreni pascolabili in zone per lo più boschive fino ad oggi non erano individuati con precisione poiché il telerilevamento non li riconosceva come pascolabili. 

 «Dopo due anni intensi di confronto con le strutture regionali e con i portatori d’interesse oggi possiamo dire concluso l’iter – spiega Cestaro -. Quello ottenuto è un risultato di enorme importanza per le nostre comunità montane, ringrazio l’assessore Caner per il lavoro svolto insieme. Sapere riconosciuto il 70% della tara nelle aree a pascolo permanente e a prato è oggi una garanzia fondamentale per tutti gli allevatori che conducono gli animali nelle aree montane e che fino ad ora si erano visti tagliare i contributi a causa del mancato riconoscimento delle aree sotto chioma o comunque di quelle parcelle delle quali non si riusciva ad individuare con precisione lo stato del luogo. Il risultato rappresenta uno strumento contro l’abbandono delle terre alte e contro lo spopolamento e un incentivo a mantenere vive quelle tradizioni che costituiscono la nostra identità. Ringrazio tutta la struttura regionale per il lavoro svolto e Avepa per la collaborazione». 

La nuova mappatura è già stata considerata nell’attuale Psr. Nel calcolo dei contributi saranno dunque inseriti d’ufficio anche tutti coloro che negli ultimi anni ne avevano fatto richiesta restando esclusi. È possibile presentare richiesta di contributo entro l’autunno, il calcolo sarà considerato a partire dall’inizio dell’anno. 

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