La soglia dei 500 casi positivi, in provincia di Belluno, è ormai a un soffio: rispetto all’aggiornamento di ieri sera, infatti, il numero dei contagi si è alzato di 11 unità, portando il totale a quota 499.
Anche se i pazienti attualmente positivi sono 452: di questi, come confermano i dati dell’Azienda Zero, 19 hanno perso la vita, mentre 28 sono “negativizzati”.
La speranza è che si riesca finalmente a intravedere uno spiraglio di luce, all’interno di un quadro a tinte fosche: basti pensare ai tre decessi registrati ieri, all’ospedale San Martino di Belluno, e ai quattro del giorno prima. Ma quello spiraglio è ora rappresentato dai ricoveri: uno in più al San Martino, ma in area non critica (42 in totale, 8 a Feltre) e nessuno in terapia intensiva (ne rimangono 9).
I bellunesi in isolamento domiciliare, invece, hanno raggiunto quota 1.349.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti organizzativi dell’Ulss Dolomiti, sono temporaneamente sospesi i ricoveri in Geriatria non Covid, considerato l’impegno dei medici nell’area Covid. I ricoveri già destinati a quest’area degenziale saranno assegnati, a seconda del criterio di patologia prevalente, alle degenze di Cardiologia, Pneumologia, Medicina di Belluno o di Pieve.
Infine, è stato attivato un corso di formazione in videoconferenza per i referenti dei Centri di servizio, tenuto dal dottor Ermenegildo Francavilla sulla gestione dei casi Covid e l’uso dei dispositivi di protezione individuale.