Il conto del maltempo di dicembre: danni per almeno 180 milioni di euro

Il conto del maltempo di dicembre: danni per almeno 180 milioni di euro

Cifra monstre: ammontano a 180 milioni di euro i danni registrati nell’episodio di maltempo del 4-9 dicembre 2020. Questa la somma delle segnalazioni pervenute agli uffici della Provincia di Belluno, che è stata individuata soggetto attuatore dal commissario delegato all’emergenza meteo Nicola Dell’Acqua. 

Si tratta solo di una parte dei danni, perché riguarda esclusivamente il patrimonio pubblico di amministrazioni, agenzie e società di servizi essenziali. Restano fuori dal calcolo i beni dei privati, che soprattutto nella zona dell’Alpago hanno subito la furia dell’alluvione (in foto, la piazza di Puos, dove nella notte tra il 5 e il 6 dicembre c’erano oltre 80 centimetri di acqua e fango).

«Ora passiamo alla seconda fase, quella della trasmissione dei dati al commissario delegato all’emergenza, nella speranza che la maggior parte delle richieste trovi copertura economica – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Dopodiché si procederà con l’erogazione delle risorse direttamente dalla presidenza del consiglio dei ministri, e con l’esecuzione degli interventi di ripristino necessari, che ci auguriamo possano trovare piena copertura ed essere rapidi. Il fatto che la Provincia sia stata individuata come soggetto attuatore è un fatto importante, che avvicina al territorio la soluzione dei problemi».

Sono molti i Comuni e gli enti che hanno segnalato danni causati dal maltempo di dicembre. Soprattutto frane e allagamenti. Nella conta spicca soprattutto la conca dell’Alpago, dove l’alluvione a Puos e le frane diffuse tra Chies e Tambre hanno causato quasi 50 milioni di danni segnalati tra Comune, Servizi forestali regionali e altri enti (30 milioni di euro soltanto per il territorio comunale di Alpago); ma anche Val di Zoldo e Longarone dove i danni sfiorano i 40 milioni (oltre 20 milioni a Val di Zoldo). A seguire, Borgo Valbelluna (poco meno di 10 milioni), Gosaldo (all’incirca 12 milioni), Livinallongo (poco meno di 15 milioni), e Feltre (circa 5 milioni). Molti i territori in cui la somma raggiunge e supera il milione di euro, mentre i danni per almeno 5-600mila euro sono diffusi in quasi tutti i Comuni.

«In quasi tutti i casi si tratta di frane, smottamenti e allagamenti, che hanno distrutto opere idrauliche, tratti di viabilità e simili – sottolinea il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. Ci auguriamo che eventi meteo simili non si verifichino più, ma purtroppo negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i conti troppo spesso con danni simili. Prima con Vaia, poi con l’emergenza meteo di novembre 2019 e con gli eventi di fine agosto 2020. E infine con l’alluvione del dicembre scorso. Sono tutte emergenze che mettono in luce una volta di più quanto il nostro territorio avrebbe bisogno di specificità reale, vale a dire di risorse umane e finanziarie per far fronte alle necessità. Anche perché i 180 milioni di euro di danni registrati finora riguardano esclusivamente i beni pubblici, mentre sappiamo che anche molti privati hanno perso auto, scantinati, elettrodomestici e altre proprietà. La Provincia ha già avviato una ricognizione dei danni anche ai privati e prossimamente vedremo di tirare le somme».

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