La valanga che ha provocato una vittima sul Giau, sabato pomeriggio, riaccende l’attenzione su un tema tipico del periodo: quello delle escursioni sulla neve in quota. Nei prossimi giorni le condizioni non saranno ottimali, tutt’altro: il pericolo di valanghe e slavine rimane elevato. Lo conferma il bollettino valanghe dell’Arpav, sempre molto preciso nell’analizzare la situazione.

«Dopo la neve a bassa quota di giovedì, nella giornata di venerdì e anche sabato mattina, è piovuto fino in alta quota con apporti di neve fresca inferiori di molto rispetto ai previsti. La mattina di sabato è stata caratterizzata anche da schiarite ma da mezzogiorno in poi, è arrivato il previsto peggioramento con limite neve/pioggia in rapido abbassamento fin sotto i 1.000 metri» spiegano i meteorologi. «Il pericolo di valanghe, oltre il limite del bosco, è 3-marcato per la possibilità di valanghe di neve recente lungo i pendii e i canaloni abituali. In quota, possibili distacchi di lastroni da vento anche con debole sovraccarico. Nelle Prealpi la neve è poca e si stima un pericolo 2-moderato».

In particolare, per oggi (lunedì 4 dicembre), Arpav dice che saranno possibili «valanghe spontanee di neve recente lungo i canaloni e i pendii ripidi ma le situazioni più pericolose saranno date dalla facilità di innesco di distacchi provocati da parte di sciatori ed escursionisti in generale, già con debole sovraccarico, oltre il limite del bosco. Il vento previsto determinerà la formazione di accumuli soffici di neve ventata nelle conche, vallecole e impluvi sottovento che saranno non molto consolidati con la neve vecchia».

Per le escursioni sulla neve si raccomanda prudenza e possibilmente di essere accompagnati da professionisti della montagna. Indispensabile avere con sé e attivi artva, pala e sonda.