Partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, raccolta firme della Cisl

Partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, raccolta firme della Cisl

Più partecipazione dei lavoratori nelle scelte e negli utili delle aziende: questo l’obbiettivo finale della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl a livello nazionale e che nelle prossime settimane vedrà numerose attività in provincia.

Servono almeno 50mila firme per poter presentare la proposta, ma l’obbiettivo del sindacato è arrivare a 300mila firme, se non addirittura a 500mila; tra le province di Belluno e Treviso il traguardo è posto a 4mila sottoscrizioni, tante quante quelle raggiunte con le ultime campagne, e 2mila sono già state raccolte.

«La legge proposta – spiegano il segretario generale Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini e il segretario Nicola Brancher – promuove la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori all’attività d’impresa. La sua introduzione produrrebbe innumerevoli effetti positivi: aumento dei salari, più investimenti, lavori più stabili, più produttività, più competitività, più sostenibilità sociale, meno delocalizzazioni, luoghi di lavoro più sani e sicuri e piena coesione sociale».

Per promuovere l’iniziativa, la Cisl ha organizzato per venerdì 13 e sabato 14 ottobre la Festa della Partecipazione, con diverse occasioni per sottoscrivere la proposta; a Belluno, il gazebo sarà presente sabato dalle 9.00 alle 12.30 in Piazza dei Martiri, ma non sarà l’unica occasione per poter partecipare. Sabato 21, infatti, il banchetto tornerà sempre in Campedel, per poi spostarsi martedì 24 al mercato di Feltre, mercoledì 25 in Piazza Matteotti a Pieve di Cadore, sabato 28 a Cavarzano, lunedì 30 ottobre a Mel e giovedì 2 novembre in Piazza Marconi a Quero. Altre date nelle piazze saranno fissate nei prossimi giorni, mentre proseguono le assemblee nei luoghi di lavoro; fino al 20 novembre, inoltre, si potrà firmare anche in tutti i comuni.

In queste settimane, la proposta ha ricevuto il sostegno trasversale delle forze politiche; la speranza è che si prosegua su questa strada anche quando il testo arriverà all’esame del Parlamento.

Con questa proposta, il sindacato vuole iniziare a dare attuazione a tutti quei principi costituzionali inerenti al lavoro ancora oggi rimasti inattuati, a partire dall’articolo 46 che afferma: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.

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