Medaglia d’oro in green economy. Il primo premio 2021 del concorso “Enel Play energy” parla bellunese.
Giulia Botteon, Veronica Dal Zilio, Marco e Mattia Stiz, Evan Serafini e Liam Gomez Violante. Sono i piccoli campioni del team “Ecologici”, capitanati dall’informatico Fabio Da Rolt, responsabile dell’Area Educational del FabLab Belluno.
Già, ma cos’è Play Energy? «È un progetto internazionale di Enel in collaborazione con Campus Party dedicato ai ragazzi dai 7 ai 18 anni che mira a rendere i giovani protagonisti di un futuro sostenibile e innovativo», si legge nel sito ufficiale. Attraverso una serie di attività interattive sul tema dell’economia circolare.
«Tutto è nato un po’ per caso, attraverso il passaparola – spiega Fabio – e una proposta partita come CoderDojo Valbelluna. Nel giro di poco tempo ho avuto le prime risposte da parte dei genitori dei ragazzi che fanno parte del team. Così siamo partiti».
La strada per la vittoria si è sviluppata a tappe. «Il concorso è diviso in due. La prima parte prevedeva un contest on line, nel quale si dovevano completare 4 mission, con 3 attività l’una: risposte a questionari sull’economia circolare, oppure realizzare dei fumetti (con i personaggi preferiti) su temi come la raccolta differenziata o i pannelli solari».
Il primo step è stato superato in scioltezza: «Siamo arrivati primi su 60 gruppi concorrenti nella fascia d’età 7-10 anni – spiega Da Rolt – con dieci punti di vantaggio sui secondi classificati, che si sono qualificati con noi alla fase finale».
La finale si sarebbe dovuta svolgere “in presenza” al Campus Party di Torino. Ma la pandemia ha cambiato i programmi. «Tutto si è svolto online, sulla piattaforma Remo – continua il “capitano” del team – che simula dei tavoli di lavoro». Qui la sfida era impegnativa: si trattava di immaginare la casa del futuro, nel 2051. «In particolare si trattava di immaginare come integrare l’intelligenza artificiale in un contesto ecologico».
Alla fine, è stato un trionfo. «I bambini si sono divertiti e hanno imparato moltissimo, come ho fatto io. È stata una bellissima esperienza».
