Oltre ogni più rosea aspettativa. Era da tempo che Belluno non decideva il sindaco al primo turno: stavolta è successo. Oscar De Pellegrin ha fatto centro. Da arciere navigato e caposquadra di una vasta compagine di Centrodestra, ha raggiunto l’obiettivo di conquistare Palazzo Rosso al primo tentativo.
La festa è scattata poco dopo le 20 nel quartier generale di De Pellegrin. A scrutinio ancora in corso, ma con in tasca i risultati raccolti dai rappresentanti presenti ai seggi. Il divario da Giuseppe Vignato (candidato di Centrosinistra appoggiato dal Pd), del resto, è rimasto enorme fin dalla prima sezione scrutinata. Quasi 20 punti percentuali che non ammettono repliche. La lepre e il cane, in pratica. E non vale il paradosso di Zenone secondo cui Achille – il più veloce degli Achei – corre quanto la tartaruga. Perché la differenza di passo è rimasta tale scheda dopo scheda. Staccata Lucia Olivotto, che non ha sfondato oltre il 18%. De Pellegrin invece è andato oltre il 50. Ergo, indossa subito la fascia tricolore.
A Feltre invece è andata diversamente. Testa a testa tra Viviana Fusaro (candidata del Centrodestra) e Adis Zatta (Centrosinistra, espressione della giunta uscente). Con la prima che ha chiuso al 47%, mentre Zatta si è fermato al 45%. Nessuno ha superato il 50 e quindi tra due settimane si va al ballottaggio. Ma per Zatta è dura, perché Fusaro pare poter contare anche sui voti di Nadia Forlin (altra candidata di Centrodestra) che ha raccolto il 5,5%. Paolo Serrangeli, candidato della lista “Fantastilistanarchica” si è fermato al 2,1%.