Le Olimpiadi sono “mutilate” per il Bellunese. Ed è probabile che resteranno tali. Senza, cioè, quella redistribuzione delle gare olimpiche richiesta e auspicata da tutti, in testa il governatore del Veneto Luca Zaia che all’indomani della notizia dello stop alla pista da bob di Cortina aveva provato a spingere per una sorta di “risarcimento” con tutto lo sci alpino sotto le Tofane. Chissà se Tajani ha in mente anche lui, Zaia, quando parla di responsabilità chiare di fronte a quanto successo…
Il ministro degli esteri non ha usato tanti giri di parole ieri (2 dicembre). Intervenuto a Belluno per un incontro con gli industriali, è stato stuzzicato sul tema olimpico dalla presidente di Confindustria Lorraine Berton: «Senza bob, è necessaria una ridistribuzione delle gare, oppure ci saranno conseguenze forse irreparabili per il territorio. Deve prevalere il buonsenso». Ebbene, Tajani prima ha smarcato il Governo («Non dipende da noi, è una decisione del Cio quella che riguarda la redistribuzione delle gare»), poi ha indicato una data, il 2019. «È da allora che si sa che bisogna fare la pista da bob a Cortina» ha detto il vicepremier. «Dal 2019 al 2023 mi pare ci sia stato tutto il tempo a disposizione, vista anche la disponibilità finanaziaria, di mettere a disposizione del Cio una pista efficiente a Cortina».
Ecco: tanto basta per riaprire il dibattito. Anche perché Tajani non si è nascosto, anzi, rispetto alle possibilità di chiedere una mano a Innsbruck o Saint Moritz. «L’ho detto e lo ripeto: è una vergogna che le Olimpiadi italiane finiscano per svolgersi in parte in Austria o in Svizzera. L’ideale sarebbe Cortina, in caso c’è la disponibilità del Piemonte a mettere a disposizione l’impianto di Cesana. Il problema è che era tutto deciso e nel momento in cui emergeva la difficoltà di Cortina c’era già chi parlava con la Svizzera. E nel momento in cui è arrivato lo stop di Cortina, si è detto che Cesana non andava più bene. C’è qualcosa che non funziona. Evidentemente c’è disinteresse o incuria. E questo non mi piace».
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