Non aveva dichiarato nulla al fisco. In realtà era proprietaria di beni – soprattutto immobili – per diversi milioni di euro. Come li aveva guadagnati? Con il mestiere più vecchio del mondo. Ora dovrà vedersela con la Giustizia per evasione fiscale e riciclaggio.
È finita nei guai una donna di 51 anni residente nella Marca Trevigiana. Con lei anche un uomo di 49 anni (sempre residente a Treviso) e due milanesi di 54 e 61 anni. Tutti “beccati” da un’indagine della Guardia di Finanza di Belluno, coordinata dalla Procura di Treviso.
Galeotta fu la casa di Cortina. È proprio in virtù di uno degli acquisti immobiliari che la “rete” è stata pizzicata. Perché le Fiamme Gialle di Belluno stavano indagando a 360 gradi sui traffici per le Olimpiadi 2026 e si sono imbattuti in un acquirente che aveva comprato casa sotto le Tofane senza avere la possibilità reddituale per farlo. Da quel momento hanno seguito le tracce e sono arrivati a scoprire un vasto giro.
Dalle prime ricostruzioni, la donna guadagnava e aveva guadagnato ampie somme di denaro attraverso la prostituzione. Poi con gli altri soggetti della rete comprava case e le rivendeva. La Finanza ha sequestrato beni per oltre 3 milioni di euro, in particolare la casa di Cortina e appartamenti tra Mira (Venezia), Padova e Treviso. 19 immobili in tutto.