Nessun nuovo ricovero e il contagio continua a rallentare. Ma c’è un’altra vittima

Nessun nuovo ricovero e il contagio continua a rallentare. Ma c’è un’altra vittima

 

La lotta al Coronavirus prosegue. E regala risultati concreti. Ma c’è pure un’altra vittima.

 

Nessun nuovo ingresso nelle ultime 24 ore nelle strutture ospedaliere bellunesi: al San Martino ci sono 26 pazienti in area non critica e 5 in terapia intensiva, 13 all’ospedale di comunità di Belluno e 25 ad Agordo. I casi attualmente positivi al Covid-19, invece, sono 557: 13 in meno di ieri. E il numero di guariti si avvicina a quota 500: nello specifico, 493 (+10 rispetto a ieri). Stanno per scendere sotto la soglia della quadrupla cifra, infine, i bellunesi in isolamento domiciliare: ora sono 1.016.

Purtroppo c’è da conteggiare un’altra vittima, la novantunesima dall’inizio della pandemia. Questa mattina all’ospedale di comunità Covid (area a bassa intensità) del “San Martino” è deceduta un’anziana di 91 anni, residente in provincia. E’ l’ennesima vittima di un virus che pur in fase di indebolimento ha colpito durissimo proprio tra la popolazione più in avanti con l’età.

Lo dimostrano i dati di contagi e decessi. In entrambe le statistiche Belluno è a i vertici regionali. Con un positivo ogni 183 persone guida la classifica davanti a Verona, dove si conta un positivo ogni 186. Il motivo, come ha spiegato più volte il direttore generale dell’Usl 1, Adriano Rasi Caldogno (anche oggi, nella consueta diretta Facebook) va cercato nell’alto numero di tamponi. Oltre 20mila tamponi quelli fatti dal dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1, il più prolifico in Veneto. Belluno è però seconda anche per quanto riguarda la percentuale di vittime: 91 morti totali, uno ogni 2.255 persone, in questo caso dietro a Verona, dove le vittime sono state finora 438, una ogni 2.115.

Come mai così tanti decessi? La risposta, anche in questo caso, è nei numeri. Innanzitutto la provincia di Belluno sconta un alto indice di vecchiaia: 228 anziani ogni 100 giovani, ben sopra la media regionale, che è 172). E gli anziani sono i soggetti più fragili. A Belluno quasi il 50% dei decessi (per la precisione il 46,77%) è avvenuto nella fascia tra 80 e 89 anni, il 19,35% tra gli ultranovantenni e il 24,19% nella fascia 70 – 79.

Ma dove Covid – 19 non ha fatto sconti è nelle case di riposo. Tra i 2.208 ospiti delle 29 strutture per non autosufficienti della provincia ci sono attualmente 190 anziani positivi, il 10,7%, percentuale ben più alta della media veneta (7%). E sono 64 gli anziani provenienti dalle case di riposo deceduti finora: oltre i 2/3 del totale delle vittime. Solo negli ultimi dieci giorni tra gli anziani ospiti delle Rsa ci sono stati 25 morti. 

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