Natale di generosità, le amiche dell’Alpago hanno consegnato quasi 5mila panettoni solidali

Natale di generosità, le amiche dell’Alpago hanno consegnato quasi 5mila panettoni solidali

Il vestito da elfo non serve. E neanche cappello rosso e renne. Per essere generosi, a Natale, basta un panettone solidale. Ma se sono 4.880, ancora meglio.

È questo il numero di panettoni e pandori distribuiti da Monia De Vettor insieme alle sue amiche e alla sua famiglia. Un numero che cresce di anno in anno. E porta risorse importanti alla pediatria oncologica di Padova, per dare una mano ai bambini malati. Tre anni fa il gruppo di Monia aveva cominciato a distribuire i panettoni solidali ed era riuscito a consegnare circa 2mila scatole di latta – marchiate Città della Speranza – contenenti i dolci natalizi. Lo scorso anno era arrivato a 3.100 e quest’anno ha sfiorato quota 5mila. 

«Abbiamo distribuito 1.700 pezzi in più rispetto al 2022: ogni anno un successo. Grazie ovviamente alle tante persone che aderiscono alla nostra iniziativa prenotando i panettoni» dice Monia De Vettor, che per un mese abbondante ha girato in lungo e in largo la provincia per distribuire le latte della Città della Speranza, insieme al marito Massimo Bortoluzzi e alle amiche Annalisa Dal Borgo e Annalisa Notarstefano. «Il totale dei panettoni prenotati quest’anno è stato di 4.880 pezzi, di cui 4.458 da privati e 428 da varie aziende e imprese bellunesi. Quasi 1.000 sono stati consegnati nei reparti dell’ospedale di Belluno».

I panettoni sono arrivati a fine novembre, dopo le prenotazioni raccolte nel giro di qualche settimana. Oltre trenta bancali consegnati con due camion. Poi sono cominciati i giri in macchina per le consegne. Altro che Babbo Natale con la slitta trainata dalle renne…

«Siamo soddisfatte, felici e orgogliose del traguardo raggiunto. In realtà, quando abbiamo fatto i conti dei panettoni per mandare l’ordine alla Fondazione, eravamo incredule del totale raggiunto. Abbiamo fatto e rifatto i conti ed erano proprio quasi 5.000 panettoni» racconta Monia De Vettor. «Mi sono stati consegnati più di 30 bancali. Poi, in un mese tutti hanno avuto il panettone che avevano prenotato. Diciamo che abbiamo lavorato piuttosto intensamente. Personalmente ho girato tutta la provincia, dall’Alpago a Belluno, Ponte nelle Alpi, Longarone, Trichiana, Limana, Sedico, Bribano, Feltre, Calalzo, Cortina, Falcade…». Difficile conteggiare i chilometri.

Con i panettoni, Monia e il suo gruppo hanno potuto donare alla Fondazione Città della Speranza un assegno bello corposo, da oltre 50mila euro. Lo hanno consegnato mercoledì (10 gennaio). «Siamo andate a Padova direttamente alla Torre di Città della Speranza: è stato emozionante entrare in Fondazione, l’accoglienza che ci è stata riservata ci ha assolutamente gratificato di tutte le fatiche fatte» racconta Monia. «Abbiamo potuto visitare i laboratori e vedere con i nostri occhi quanto impegno e quanto lavoro c’è dietro le quinte, un lavoro inimmaginnabile che deve assolutamente continuare, perché la ricerca aiuta tanti piccoli bambini e ragazzi a guarire dal cancro». 

«Voglio ringraziare le imprese e le aziende che hanno acquistato i panettoni per donarli ai loro dipendenti, le numerosissime persone che ci hanno chiamato e contattato per fare le prenotazioni, le amiche che ci hanno aiutato facendoci una bella pubblicità e raccogliendo molti ordini, e un grazie anche all’ospedale di Belluno» conclude Monia De Vettor. «Ricapitolando sono stati raccolti  53.496 euro ricavati dalla vendita dei panettoni prenotati, più 5.196 euro donati tramite bonifico effettuato dalle imprese che si erano appoggiate a noi per la prenotazione. Il totale donato alla Fondazione Città della Speranza da questa nostra iniziativa di Natale 2023 è di 58.692 euro. Ovviamente ci vedremo anche per il Natale 2024».

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