Parola d’ordine flessibilità. Perché Il Covid tiene sotto scacco tutto e tutti. Compresi i Mondiali di Cortina 2021. E anche se al momento regna l’ottimismo per lo svolgimento delle gare, nessuno scenario può essere escluso.
«Stiamo lavorando a ogni evenienza» dice Alessandro Benetton. «Nel caso di gravi problemi, il DL agosto prevede una clausola di sicurezza per la quale il Governo coprirà le spese di organizzazione dell’evento» aggiunge il ministro Federico D’Incà. I due sono intervenuti questa mattina alla tavola rotonda su Mondiali e Olimpiadi organizzata all’interno di Dolomiti Show, a Longarone Fiere. Sotto la lente, soprattutto l’evento iridato di febbraio 2021. Covid permettendo.
«In questo momento dobbiamo usare l’estintore: occorre intervenire immediatamente in modo molto deciso» ha detto il ministro Federico D’Incà. «Intervenire adesso significa poi avere la giusta tranquillità durante le vacanze di Natale e anche poter celebrare i Mondiali di Cortina. Non vedo notizie negative. Nel DL agosto abbiamo messo anche una clausola di sicurezza, con 1,4 milioni di fideiussione per garantire i Mondiali e per coprire i costi se dovesse esserci qualche problema. Il nostro augurio è che non ci siano intoppi, anche perché già tra dicembre e gennaio dovrebbe partire la prima campagna di vaccinazione contro il virus».
In attesa del vaccino e nella speranza di non dover usare il milione 400mila euro previsto per eventuali cancellazioni, la Fondazione Cortina 2021 sta lavorando. «Nel segno della flessibilità» ha spiegato il presidente Alessandro Benetton. «Abbiamo dato la possibilità di posticipare i Mondiali al 2022. Adesso stiamo accelerando su alcuni principi di sicurezza: questo sarà il primo grande evento post-Covid a livello mondiale. E può creare un nuovo standard per il mondo dello sport. Ci siamo organizzati per essere flessibili. Perché non sappiamo che evento sarà: l’accesso ovviamente non potrà essere completo, secondo le migliori previsioni». E secondo le previsioni peggiori? «Potrebbe essere un Mondiale a porte chiuse… – ha detto Benetton -. Ovviamente siamo pronti a tutto».
