«L’attenzione di Venezia verso le minoranze linguistiche non è mai stata così alta». Ad affermarlo è la consigliera regionale della Lega, Silvia Cestaro.
«Ricordo quanto messo in atto dalla giunta Zaia negli ultimi anni, dall’acquisto del patrimonio librario dell’Istituto culturale ladino di Borca in collaborazione con l’ente Provincia, all’attuazione della legge regionale 25 sulla specificità che sta proseguendo, in base alle capacità di presa in carico della Provincia». Secondo Cestaro ora tocca al Governo fare il prossimo, decisivo passo: manca, infatti, il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato della minoranza ladina in Italia, la ratifica di quanto firmato nella carta europea delle lingue regionali e minoritarie. «Auspico che il nuovo Governo colmi questa mancanza e che la Regione venga maggiormente coinvolta nei tavoli di confronto».
«I risultati raggiunti fino a qui sono importanti – conclude la consigliera -, io credo sia un bene si parli della questione delle minoranze e si faccia presente allo Stato come sia ora che ratifichi in Parlamento la sottoscrizione della carta europea delle lingue minoritarie per la minoranza ladina. Ma sarebbe altrettanto un bene che la Regione venisse invitata ai tavoli pubblici di confronto e si riconoscesse come l’attenzione da parte dell’ente verso questo tema non sia mai stata così alta».
Il prossimo passaggio è in programma per il 20 novembre: «Quando i ladini sono attesi a palazzo Ferro Fini per intervenire all’interno della sesta commissione ed illustrare il lavoro portato avanti nell’ultimo anno insieme alla Provincia; a questo seguirà l’illustrazione del progetto realizzato con la Regione per accedere ai fondi europei».
