Luoghi di culto e barriere architettoniche: «La chiesa sia accessibile»

Luoghi di culto e barriere architettoniche: «La chiesa sia accessibile»

Volevano festeggiare il loro anniversario di matrimonio al santuario dei Santi Vittore e Corona, ad Anzù di Feltre. Ma le barriere architettoniche hanno reso tutto molto complicato. E spiacevole. 

Così, la signora Giovanna Gallina De Simoi ha deciso di portare alla luce una questione che riguarda tutti, non solo le persone con disabilità: «La Chiesa avrebbe l’obbligo di rendere accessibili i luoghi di culto – sottolinea -. Lo prevedono le leggi. E la stessa Chiesa dovrebbe essere proiettata all’accoglienza di chiunque intenda frequentare tali luoghi. Compresi coloro che hanno problemi motori». 

È il caso del marito Giovanni: «Comprendo il fatto che la realizzazione di elementi per abbattere le barriere architettoniche sia più complessa negli edifici monumentali, come la basilica santuario dei Santi Vittore e Corona. Il 14 agosto scorso, per festeggiare insieme ai parenti il 56. anniversario del nostro matrimonio, abbiamo voluto visitare lo splendido ambito di Anzù. L’accesso al chiostro con la carrozzina non è stato agevole, mentre si è rivelato impossibile accedere alla chiesa, a causa della presenza di quattro gradini: il peso della carrozzina e del trasportato era eccessivo». 

Inevitabile la delusione: «È per questo motivo che scriviamo la lettera – conclude la signora – affinché vengano studiate delle soluzioni (anche mobili) che agevolino l’accesso alla chiesa».

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