Prima il Covid, poi la guerra e il caro-energia: non sono anni facili per il settore fieristico – così come per le famiglie e gli altri settori economico-produttivi -, ma Longarone Fiere Dolomiti sfida i rincari guardando all’Europa e a progetti che aiutino non solo l’ente fieristico, ma l’intero territorio ad affrontare il momento di crisi.
Illuminare e riscaldare i 14.500 metri quadri della fiera è decisamente impegnativo, ma il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati, sottolinea la lungimiranza dei suoi predecessori; la partecipazione a bandi e progetti europei permette poi di approfondire i temi energetici ed ambientali insieme ad altre realtà italiane ed estere.
Il progetto LIFE VAIA (Valuing Afforestation of damaged woods with Innovative Agroforestry – Valorizzare l’imboschimento dei boschi danneggiati con l’Agroforestazione Innovativa) ha visto il suo avvio ufficiale poco più di un anno fa proprio dai padiglioni di Longarone Fiere e coinvolge enti ed istituzioni nazionali, oltre all’Associazione Nazionale Agroforestale francese e l’Università di Santiago di Compostela, in Spagna.
Bellati, presidente dal 2018, rimarca i risultati ottenuti in questi quattro difficili anni di mandato: «Le sfide non sono certo finite e dobbiamo lavorare tutti insieme per difendere questa eccellenza bellunese e veneta», il suo impegno.
Nemmeno il tempo di mandare in archivio Expo Dolomiti HoReCa e Dolomiti Show, le fiere dedicate all’accoglienza e al mondo dello sport dolomitici, che è già tempo di pensare ai prossimi appuntamenti, con la speranza di poter ripartire ancora più forti di prima.
