Se tira l’occhiale, l’economia bellunese corre. È un vecchio mantra, ma rimane sempre valido. Lo confermano i numeri dell’export 2022 a livello provinciale. Numeri da record che testimoniano una crescita non solo sul periodo della pandemia, anche rispetto al 2019. Di fatto, il Covid è stato brillantemente archiviato. Se non ci fossero i problemi energetici, l’orizzonte sarebbe sgombro da nubi nere.
I DATI
I numeri diffusi dalla Camera di Commercio Belluno Treviso, raccolti ed elaborati dall’ufficio studi camerale, parlano di un incremento notevole. Nel 2022 le vendite all’estero delle imprese bellunesi hanno raggiunto quasi i 5 miliardi di euro, per un aumento del 17,3% rispetto al 2021, che si aggiunge al +4,6% guadagnato nel 2021 rispetto al periodo pre-Covid. Come noto, il 73% dell’export bellunese è realizzato dall’occhialeria (3,6 miliardi di euro di vendite nell’anno) per un incremento del 22,3%.
Nell’area extra-Ue27 è diretta più della metà dell’export bellunese (55% del totale), in crescita in un anno del 18,9%. Il 2022 ha visto rafforzarsi il presidio statunitense (+19,1% su base annua), che si conferma il primo mercato di riferimento con oltre il 26% delle vendite realizzate all’estero. In ripresa il mercato cinese (+24,5% rispetto al 2021 che compensa la flessione del -25,1%, causa Covid, del biennio precedente, dicembre 2021 su dicembre 2019). Il lieve aumento delle vendite nel Regno Unito (+3,8% rispetto al 2021) permette un parziale recupero della flessione rilevata rispetto al biennio precedente 2019-2021 (-7,5%). Incrementi significativi si osservano per le esportazioni dirette in Turchia (+56,9%), Messico (+43,4%) ed Emirati Arabi (+27,8%). Tornano inoltre a crescere le vendite verso il Brasile (+26,5% su base annua). Oltre all’occhialeria, in questi Paesi crescono le vendite di strumenti di misurazione (Turchia) e macchinari (Emirati Arabi).
Le esportazioni all’interno dell’Unione Europea crescono in un anno del 15,4%, incremento distribuito fra tutti i principali partner commerciali, in particolare: Francia (+17,4%), Germania (+15,9%) e Spagna (+19,5%).
Al netto dell’occhialeria, l’aumento su base annua dell’export bellunese è stato del +5,8%, risultato al quale hanno contribuito dinamiche settoriali differenti.
IL COMMENTO
L’anno 2022 registra una crescita significativa delle esportazioni provinciali: +13,3% per Treviso e +17,3% per Belluno – evidenzia il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza -. Questo però è anche il risultato dell’aumento delle materie e dei rincari energetici, costi che poi sono stati trasferiti, almeno in parte, sui prezzi finali. Va però riconosciuto che se l’export ha tenuto, è perché la realtà della piccola media impresa è un modello vincente, in quanto in tempi stretti permette di reagire con flessibilità ed essendoci complementarietà l’una con l’altra, ha favorito questi risultati. Inoltre le nostre imprese, investendo dopo la lunga crisi del 2009-2012, in processi produttivi e in innovazione di prodotto, non si sono certo fatte trovare impreparate. La recente indagine che abbiamo realizzato con Unioncamere Veneto sugli investimenti, mostra che moltissime imprese manifatturiere trevigiane e bellunesi hanno continuato a fare investimenti anche nel 2022, nonostante la complessità e l’incertezza degli scenari, soprattutto sui processi di automazione e sui macchinari. Si presentano dunque più flessibili e performanti, e in grado di gestire strategie di diversificazione nei mercati di approvvigionamento quale soluzione ai nuovi scenari internazionali che stiamo subendo. Questo atteggiamento ha mantenuto competitive le nostre imprese».
