Leggero passivo e soci costanti. Per Csa Luxottica un 2020 meglio del previsto

Leggero passivo e soci costanti. Per Csa Luxottica un 2020 meglio del previsto

Nessun crollo degli iscritti, nonostante le restrizioni e il lockdown. Anche Csa, la Cassa solidarietà aziendale lavoratori di Luxottica manda in archivio un 2020 del tutto particolare. Per il secondo anno di fila, nei suoi 27 anni di vita, l’associazione tra i lavoratori degli stabilimenti italiani di Luxottica chiude l’anno in rosso.

«Un passivo di 20mila euro – spiega il presidente Fabrizio Campedel – del tutto prevedibile perché legato soprattutto alla forte richiesta di copertura delle spese sanitarie. Anzi, in realtà avevamo previsto perdite maggiori, ma ci ha dato una mano il minor accesso alle strutture sanitarie, a causa del lockdown. Il che si è tradotto in minori richieste di rimborso». Che sono storicamente l’attività più importante della Csa. Nel 2020 sono stati erogati in questo senso 177.781 euro, contro i 204mila del 2019. «Ma ci aspettiamo una risalita – spiega Campedel – già dall’anno in corso».

Csa nel 2020 ha erogato 35mila euro per spese scolastiche, contributo messo in campo nel 2019 e accolto con entusiasmo dai soci, 32.700 euro in assegni di maternità (in base all’Isee il contributo può arrivare fino a 1500 euro per figlio), 49.385 per apparecchi ortodontici, 26.300 per spese universitarie, oltre alle numerose convenzioni che prevedono tariffe vantaggiose per i soci.

Lo Statuto prevede anche un fondo di dotazione, dedicato agli interventi solidaristico-umanitari alimentato dai saldi attivi di bilancio. Attualmente questo fondo ha a disposizione 287.215 euro.

Un po’ di preoccupazione c’è sul numero degli iscritti. «L’andamento netto è rimasto costante anche nell’anno pandemico – sottolinea il vicepresidente Diego Palmeri – con 2.643 associati al 31 dicembre, solo 7 in meno rispetto al 2019. Ma ora ci troviamo a fronteggiare un’uscita anticipata dal mondo del lavoro di 150 soci della prima ora in sei mesi, che andranno in pensione anticipata con gli incentivi aziendali. E’ vero che anche i pensionati possono restare soci (pagando la quota di 12 euro al mese), ma non è facile intercettarli tutti una volta usciti dall’azienda».

(In foto il presidente Fabrizio Campedel e il vice Diego Palmeri)

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