Le presenze crollano, anzi no. Sul turismo è guerra di numeri

Le presenze crollano, anzi no. Sul turismo è guerra di numeri

Il turismo, si sa, è quasi sempre una questione di numeri. Che spesso non combaciano, a seconda del punto di osservazione. L’ultimo esempio? Lo studio della Cgia di Mestre commissionato da Confartigianato e presentato lunedì in videoconferenza. Tra le 34 pagine di cifre e analisi, balzano all’occhio i dati riferiti al turismo. Non solo la provincia di Belluno si spopola, ma non è nemmeno più così attrattiva per i turisti. In dieci anni (dal 2009 al 2019) il Bellunese ha visto una contrazione delle presenze del 15,5%. Una discesa molto ripida, quando intorno a noi tutti crescono. E non solo Trento e Bolzano (che segnano rispettivamente + 22,1% e + 20,1%) ma anche province di confine spesso accomunate a Belluno, come Sondrio e Verbania – Cusio – Ossola. Ebbene, la provincia interamente montana lombarda in dieci anni ha messo a segno un lusinghiero + 13,5%. Addirittura eccezionale la performance di Verbania, cresciuta del 24,8%. Eppure da dieci anni le Dolomiti sono patrimonio mondiale dell’Unesco.

Di chi è la colpa di questa debacle? Valerio Tabacchi, ex assessore comunale al turismo di Belluno e socio della catena di alberghi “Stay in Cortina” (15 strutture sparse in tutta Italia), usa una “gustosa” metafora. «Il turista premia chi ha prodotto e servizi, è in grado di comunicarlo ed infine distribuirlo, non chi fa puntate di Linea Verde e speciali su Meridiani. L’Alto Adige è come la Nutella e noi siamo la nocciolata Rigoni, hai voglia a dire che la seconda è più sana e buona della Nutella se non riesci ad immaginarti dei biscuits come quelli della Nutella, se non fai marketing come la Ferrero sa fare e se non hai professionisti che te la distribuiscono in maniera capillare. Qualche spot TV o sulle riviste di settore che ormai hanno meno tiratura del bollettino parrocchiale non fanno prodotto, non lo comunicano e non lo distribuiscono. Speriamo diventi chiaro prima di aver buttato nel cesso 5 milioni di fondi di confine».

Ogni riferimento non è casuale. L’attacco è diretto a Provincia e Dmo, da tre anni impegnate nella realizzazione del piano marketing ideato da Eurac. «Un piano che non mi convince in pieno – continua Tabacchi – ma che indica delle azioni precise. Che non sono state portate avanti, ad esempio nel campo della mobilità o dell’ospitalità. Per anni si è puntato a sviluppare il settore extralberghiero, salvo poi accorgersi che senza alberghi non c’è ricettività».

Per Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti, la colpa è negli stessi numeri. Che non fotografano la realtà. «Certo – spiega – se si prendono per buoni i dati statistici della Regione, quello è il risultato. Ma scavando un po’ in profondità si scopre che i numeri sono incompleti. Dal 2016, quando c’è stata la riforma degli Iat, non c’è più nessuno che raccolga i dati sulle presenze del settore extralberghiero, che in provincia di Belluno raggruppa 70mila posti letto». Vantaggi porta alcuni esempi. «Prendiamo Feltre: fino al 2017 cresce costantemente, arrivando a 89.000 presenze. Poi, di colpo, nel 2018 crolla a 56.000. Un dato non confermato dalla tassa di soggiorno, che invece ha visto una crescita costante». Ancora più eclatante il caso di Tambre. Fino al 2016 le presenze si attestano ben sopra le 100.000 all’anno; dal 2017 faticano ad andare oltre le 10.000. «Semplicemente, non è possibile – commenta Vantaggi – e questo crollo vale per tutte le destinazioni turistiche. Ma se si va a parlare con i singoli consorzi turistici, invece, la percezione della realtà è ben diversa».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto