«Ancora una volta la sanità bellunese viene dimenticata. Ora scatterà il tradizionale scaricabarile, ma non è accettabile essere l’unica provincia a non vedere investimenti per l’innovazione delle sue strutture sanitarie». La denuncia arriva dal sindaco del capoluogo, Jacopo Massaro.
A questo proposito, la Regione Veneto ha varato un piano di interventi da 52 milioni di euro per l’acquisto di dotazioni tecnologiche, servizi e ristrutturazioni delle aziende sanitarie e ospedaliere: «Piano che abbraccia quasi tutto il territorio regionale, con l’eccezione dell’Ulss 6 Euganea (nonostante siano previsti oltre 3,5 milioni di euro per l’Azienda Universitaria di Padova) e della Ulss 1 Dolomiti».
Massaro non ci sta: «Qui c’è una sola certezza, a Belluno non arriva un euro. Il fatto sotto gli occhi di tutti è che, nel momento della più grande emergenza sanitaria, con questa manovra non sono previsti investimenti nel settore sanità».
Il primo cittadino è perplesso anche in merito alle “giustificazioni” arrivate via social «da un esponente bellunese a Venezia». Chiaro il riferimento alla consigliera Silvia Cestaro: «Mi meraviglio che, per un rappresentante di quelle terre alte così delicate sotto tanti profili, bastino come giustificazione gli interventi già finanziati, come l’adeguamento sismico e antincendio dell’Ospedale San Martino, la piastra chirurgica di Feltre o altre opere ad Agordo e Pieve di Cadore. Da non dimenticare poi come nel caso di Belluno i fondi fossero statali, mentre per Feltre la metà arrivava dalla Regione e il resto dall’Ulss 1, dai Fondi dei Comuni confinanti e da Fondazione Cariverona. Il passato non può essere sufficiente a giustificare la mancanza di oggi: d’altra parte, anche gli interventi citati sono arrivati solo dopo anni e anni di assenza di investimenti».
E conclude: «La pandemia ci ha dimostrato come non si possa rimanere fermi, quando si parla di sanità pubblica. Credo che i bellunesi si stiano chiedendo il perché di questa situazione e tutti noi confidiamo che si possa porre rimedio il prima possibile».