La normalità diventa novità: riaprono i negozi. «E la gente ci è vicina»

La normalità diventa novità: riaprono i negozi. «E la gente ci è vicina»

 

Negozi aperti di lunedì mattina. Una novità. Una bella novità, dopo il lockdown.

«E la risposta della gente è positiva» assicura Alvise Bortolini, del negozio Maja Dress. «Sentiamo la vicinanza. Parecchie persone sono venute a trovarci, anche solo con l’idea di farsi sentire vicine, per farci capire che ci sono. Moralmente aiuta a trovare le energie giuste per ripartire». Già, perché ripartire non è facile. Non lo è dopo due mesi abbondanti di chiusura. E non lo è perché le misure restrittive non facilitano certo i negozi di abbigliamento. Anche se Bortolini sceglie di essere ottimista. «Con un po’ di buonsenso, tutto è fattibile. Speriamo che il problema sanitario vada scemando. Per il momento dobbiamo adattarci».

Nel frattempo, il mercato rischia di adagiarsi sull’e-commerce. Anche se non è detto che il futuro sia tutto online. «L’e-commerce è una realtà in crescita a prescindere dal Covid – continua Bortolini -. Certo, la pandemia ha favorito l’accelerazione. Ma secondo me, ad avere il danno più grosso saranno i centri commerciali, visto che la gente ora tende ad essere più prudente. I negozi dei centri storici forse potranno avere una sorta di rilancio in virtù del rapporto “one to one” con il cliente e pure per una gestione più facile del distanziamento».

Anche Maja Dress però guarda all’online. E si adegua ai tempi. «Sì, ci stiamo organizzando con le consegne a domicilio – dice Bortolini -. Il negozio solo stanziale non è più attuale. L’e-commerce va fatto così, mantenendo un rapporto diretto con il negozio vero e proprio. Altrimenti si rischiano delusioni. Io stesso ho comprato un prodotto online durante la quarantena, ma deve ancora arrivarmi…». 

Riparte anche Valacchi 1903, negozio storico di calzature, borse e accessori da sempre presente nel cuore pulsante di Belluno: «L’aiuto lo dobbiamo trovare dentro di noi – ha affermato Sergio, attraverso un video-messaggio che arricchisce di nuovi contenuti la sua delicata rubrica “Il filo di rame” -. Molte volte cado. E le cadute di oggi insegnano molte cose. Insegnano a trovare il tempo, la calma e la pazienza per agire. E non per reagire. Un caloroso augurio va poi ai miei colleghi: siamo tutti molto più uniti dopo una prova così dura, come è stata quella del Covid». 

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