La Lega contro il Prefetto: «Non può obbligare i sindaci ad accogliere migranti»

La Lega contro il Prefetto: «Non può obbligare i sindaci ad accogliere migranti»

«In democrazia un sindaco può decidere cosa sia meglio per la sua comunità. E sul tema dell’accoglienza ai migranti, i primi cittadini devono poter decidere». 

Messaggio forte e chiaro quello di Andrea De Bernardin. Il segretario provinciale della Lega non usa mezze parole, dopo il vertice di ieri mattina (20 settembre) in Prefettura.

L’incontro, convocato e voluto dal prefetto, ha riportato sul tavolo dei sindaci la necessità di trovare strutture pronte ad accogliere i migranti in arrivo sul territorio. Una questione che trova la Lega ferma sulla posizione già espressa a più riprese: la rivendicazione da parte dei sindaci del diritto di non accogliere qualora non si abbiano le strutture e il personale adeguato a rispondere all’emergenza.

«Sono sempre rimasto coerente alla mia posizione – commenta De Bernardin -, ma le mie parole sono state travisate e mal interpretate perciò mi vedo costretto a chiarirle ancora una volta. Io capisco il prefetto, che svolge in modo corretto il suo lavoro, ma resto della mia idea: i Comuni devono decidere in modo libero e autonomo se accogliere o meno. Chi ha già messo a disposizione strutture e posti letto ed è nella situazione di poterlo ancora fare perché dispone di spazi, personale e volontari che possono dedicarsi all’emergenza, è giusto che possa scegliere di rispondere positivamente all’invito del prefetto. Chi è in difficoltà e già in passato ha dimostrato di non avere strumenti e mezzi per accogliere, deve essere rispettato e ascoltato. In democrazia un sindaco deve essere messo nella situazione di poter scegliere. Dispiace che da certa parte politica e da parte di certi sindaci queste parole vengano travisate».

Quindi un passaggio sul 6 ottobre, data pesante per il partito di Salvini perché sarà il giorno del processo al suo leader che, nel ruolo di Ministro dell’Interno, aveva tentato di rallentare gli sbarchi e di lanciare il messaggio che in Italia non era così facile arrivare. «La sinistra predica bene ma razzola male, prima additava Salvini come cattivo e ora accusa il Governo di permettere l’arrivo di troppi migranti – conclude il segretario della Lega -, qui signori miei si pecca di scarsa coerenza. Io sono sempre rimasto convinto della mia idea e, anzi, aggiungo di più: se le persone accolte dimostreranno di voler trovare lavoro e di impegnarsi qui sul territorio per costruire progetti di vita noi siamo ben felici di cambiare idea, diversamente non saremo di certo qui a dare il benvenuto».

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