Oggi (14 giugno) si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, un’occasione per ringraziare chi dona e per sensibilizzare sull’importanza di un gesto che ogni giorno salva vite.
La data non è casuale: il 14 giugno è il giorno di nascita di Karl Landsteiner, il medico austriaco che scoprì i gruppi sanguigni e contribuì all’identificazione del fattore Rh. La giornata è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere la donazione volontaria, periodica e non retribuita, e per garantire trasfusioni sicure in tutto il mondo 1.
Nel territorio dell’ULSS Dolomiti, il 2024 si è chiuso con numeri molto positivi: sono state effettuate 14.290 donazioni, di cui 13.004 di sangue intero e 1.286 di plasma da aferesi. Un risultato che conferma la generosità dei donatori bellunesi, capaci di andare oltre i confini provinciali: sono state infatti cedute oltre 5.600 unità di globuli rossi ad altre ULSS del Veneto e alla Regione Sardegna. Anche il 2025 è iniziato con slancio: nei primi mesi dell’anno sono già state registrate 6.000 donazioni, con oltre 2.300 cessioni verso altre aziende sanitarie, sia in Veneto che fuori regione.
«Donare il sangue è un gesto concreto di grande solidarietà e altruismo – commenta il commissario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben – Un ringraziamento a tutte le donatrici e tutti i donatori per la disponibilità e alle associazioni attive sul territorio per il loro impegno e l’importante attività di promozione della cultura del dono di sangue».