Il grande parco in Destra Piave: come cambia l’area di Lambioi

Il grande parco in Destra Piave: come cambia l’area di Lambioi

Approvato il progetto esecutivo del “Parco di Belluno in Destra Piave”, a breve la pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori. Il grande progetto, modificato rispetto alla prima stesura, ridisegnerà l’area di Lambioi, compresa tra il parco Emilio e la grande piana verde. Lo scopo? Ricreare zone attrezzate per turisti, bagnanti e camperisti e mettere al sicuro pedoni e ciclisti attraverso un collegamento sicuro tra i due parchi. 

«Il progetto ha subito modifiche rispetto all’ipotesi iniziale – spiega il sindaco, Oscar De Pellegrin -, per vari motivi legati non solo ai danni causati da Vaia agli argini e a tutta la piana ma anche all’aumento del costo dei materiali che ha imposto una rimodulazione della spesa e degli interventi. Siamo soddisfatti della versione definitiva: si tratta di connettere il Parco di Lambioi con il resto della città e di conferirgli un importante ruolo all’interno della vita urbana del centro storico». 

Il quadro economico di spesa, approvato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri ha stabilito in 4.358mila euro l’ammontare degli interventi di competenza del Comune e in 515mila euro quelli di competenza di Bim Gsp. 

Agli interventi iniziali, nel progetto definitivo si aggiungono i lavori di ripristino dei danni causati da Vaia per ridisegnare il suolo con il materiale ghiaioso prodotto in esubero dalla sistemazione idraulica in corso da parte del Genio Civile e creare così alcune dune con pendenze molto morbide e altezze variabili; non solo, saranno ripristinati i percorsi pedonali per collegare le aree di sosta, di gioco e di svago e sarà ricreato il suolo vegetale sul ghiaione, riportando uno strato di terreno vegetale di circa 20 centimetri a copertura della parte di suolo asportato dalla piena. 

Occhio di riguardo anche per i reperti medievali trovati durante la fase di messa in sicurezza dell’area nel 2018. Ad oggi non è certo la loro provenienza né la loro originario funzione costruttiva, ma per il valore di memoria storica che rappresentano saranno collocati lungo il percorso, su appositi piedistalli, come testimonianza del passato. 

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