Il castello, la principessa e un umile pastore: la leggenda del monte Cristallo

Il castello, la principessa e un umile pastore: la leggenda del monte Cristallo

 

La leggenda narra che, tanti anni or sono, sul monte Cristallo si ergesse un castello. E fosse abitato da un’incantevole principessa: ovviamente la sua bellezza non passava inosservata agli occhi dei pretendenti. 
Ma lei non cedeva alle lusinghe dei corteggiatori. La ragazza era assai furba: per rapirle il cuore, avrebbero dovuto raccontarle una storia che la riguardasse.
I giovani aguzzavano la fantasia, ma si perdevano nel racconto, distratti dalla bellezza e dagli occhi cristallini della principessa. Inoltre non riuscivano mai a superare le domande trabocchetto del ciambellano di corte.
Un giorno, però, la fanciulla udì un canto melodioso, accompagnato da parole che la colpirono dritta al cuore. Subito volle sapere chi si nascondeva dietro quelle parole: era Bertoldo, un giovane pastore follemente innamorato di lei.
Più volte aveva provato a entrare a corte per cantare la sua storia d’amore, ma fu sempre cacciato, essendo considerato di basso rango.
Tuttavia, la fanciulla volle incontrarlo a tutti i costi: Bertoldo accolse con gioia la possibilità. E raccontò la sua storia, legata alla Terra dei Beati, dove prima di scendere nella terra, lei era una bellissima regina, lui un umile pastore che cantava dal giardino per renderla felice.
Un giorno, un angelo con il compito di portare entrambi sulla Terra chiese al pastore quale fosse il suo desiderio. E lui lo espresse in un orecchio di modo che nessuno potesse sentirlo.
Arrivati sulla Terra, il desiderio venne esaudito. 
Incuriosita, la principessa chiese quale fosse il volere di questo pastore. E Bertoldo le rispose: «Il desiderio di poter continuare a vedere occhi celestiali e cristallini come i tuoi». 
La principessa rimase folgorata e se ne innamorò. 
Ancor oggi, il nome di Bertoldo è legato al monte Cristallo, che gli ampezzani chiamano “Croda de Bertoldo”. 

CURIOSITÀ
Il monte Cristallo è alto 3221 metri.
Fu scalato per la prima volta dall’alpinista viennese Paul Grohmann, accompagnato dalle guide alpine ampezzane Angelo Dimai e Santo Siorpaes.
È uno dei monti più maestosi delle Dolomiti ampezzane. 

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