Era in giro armato di pistola. E ha creato più di qualche paura. Alla fine, è servita un’azione in piena regola dei carabinieri, con tanto di messa in sicurezza di una vasta area, per arrestarlo. Dovrà rispondere del reato di detenzione illegale di arma da fuoco. Ma le indagini che lo riguardano sono ancora in corso e potrebbe emergere dell’altro.
L’arresto è avvenuto venerdì sera (14 giugno), ai danni di un uomo della provincia di Treviso. I carabinieri sono intervenuti in un’area non distante dal loro Comando provinciale di viale Europa, dopo che avevano ricevuto una segnalazione della possibile presenza dell’uomo nella zona; da quanto era stato comunicato loro, c’era un sospetto, armato, che si aggirava nelle vicinanze.
Diramata l’allerta a tutte le forze di polizia, i carabinieri hanno avviato una imponente azione di ricerca, dispiegando decine di uomini e mezzi per l’individuazione dell’uomo, setacciando diverse aree del capoluogo. Dopo averlo individuato e dopo aver messa in sicurezza l’area dell’intervento, al fine di evitare la presenza di persone o mezzi durante l’operazione, i carabinieri hanno proceduto con estrema prudenza e determinazione sino a giungere alla sua cattura. Nell’immediata perquisizione, insieme all’arma sono state rinvenute anche le munizioni che l’uomo aveva al seguito.
Dopo essere stato condotto al Comando provinciale dei carabinieri di viale Europa, l’uomo si è visto sequestrare l’arma e le munizioni e poi arrestare per porto illegale di arma. Dai primi accertamenti – comunicano i carabinieri – è emerso che l’arma era stata recentemente acquistata con l’autorizzazione al solo uso sportivo, autorizzazione che non consente di portarla fuori dal luogo di detenzione.
Condotto nel carcere di Belluno a disposizione dell’Autorità giudiziaria che sta coordinando le indagini, l’uomo sarà a breve interrogato. «Non possiamo riferire alcun dettaglio, vi sono delle indagini in corso», ha precisato il colonnello Pigozzo, comandante provinciale dell’Arma, «ma esprimo un sincero e grato apprezzamento ai carabinieri che hanno operato con estrema reattività e grande professionalità in una situazione potenzialmente pericolosa, che hanno saputo gestire nel migliore dei modi».
