«La storia non insegna niente»: un commento amaro, quello di Giovanni Ghiglianovich – presidente del Comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – che nel suo intervento al monumento alle Vittime delle Foibe, in occasione del Giorno del Ricordo istituito per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, ha rivolto il suo pensiero alle tragedie che stanno colpendo il mondo intero, a partire dalla guerra in Ucraina.
Tantissimi i presenti, dalle istituzioni – con numerosi assessori e consiglieri comunali del capoluogo di maggioranza e minoranza, il consigliere provinciale Franco De Bon e i consiglieri regionali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato – alle associazioni d’arma, dalle forze dell’ordine alle scuole; il messaggio rivolto ai più giovani è stato chiaro: non dimenticate.
Nelle parole del presidente Ghiglianovich, oltre al dolore per il ricordo di quanto accaduto 80 anni fa, l’amarezza per il veder ripetersi scene terribili, ma anche la speranza per un nuovo futuro.
«Ai giovani dico di incitare politici e governanti a cambiare, affinché guardino ai bisogni dei popoli», il messaggio lanciato da Ghiglianovich; un pensiero ai ragazzi di oggi è arrivato anche dal vicesindaco del capoluogo Paolo Gamba.
Dopo la benedizione da parte del Vescovo emerito Monsignor Giuseppe Andrich, è stato il Comitato 10 Febbraio a rimarcare come tutti – non solo i giovani – debbano imparare a «non voltarsi dall’altra parte» di fronte alle ingiustizie.
