Fulmine sulla villa: muore Gianbattista Arrigoni, grave la moglie

Fulmine sulla villa: muore Gianbattista Arrigoni, grave la moglie

Tragedia nella notte a Salce, dove un fulmine si è abbattuto sulla villa abitata dalla famiglia Arrigoni: il medico odontoiatra Gianbattista è morto, mentre la moglie Paola è ricoverata in gravi condizioni. 

È la tragica conseguenza del forte temporale che si è scatenato durante la notte: il fulmine ha bruciato il quadro elettrico dell’abitazione. Arrigoni, seguito dalla moglie, si è alzato dal letto per controllare cosa fosse successo. Ma, complici anche i problemi di deambulazione dovuti all’età, è stato investito in pieno dalle esalazioni di monossido di carbonio, non riuscendo a fuggire in tempo.

A dare l’allarme, questa mattina verso le 8, un vicino di casa, che aveva appuntamento con i coniugi Arrigoni per dei lavori da fare in casa. Non ottenendo risposta al suono del campanello ha allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco dalla vicina caserma, gli agenti della questura e i sanitari del Suem 118. Purtroppo per Gianbattista Arrigoni non c’era già più nulla da fare, mentre la moglie è stata trasportata d’urgenza al “San Martino” in codice rosso. Morto anche il cane della coppia.

Le figlie, entrambe in vacanza, rientreranno in giornata. 

Oltre a essere uno stimato odontoiatra, Arrigoni è stato tra i fondatori dell’associazione Cucchini e di Casa Tua Due, e presidente del Comitato d’Intesa: «Grande medico, grande uomo, attivissimo nel volontariato – lo ricorda il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Belluno perde ancora una volta una figura di riferimento». 

Anche il sindaco del capoluogo, Oscar De Pellegrin, ha espresso il proprio cordoglio: «Arrigoni è stato una figura straordinaria del volontariato, gli dobbiamo tutti molto. Negli anni Ottanta e Novanta, io ero impegnato nell’Asi e con lui collaboravo in maniera assidua: era fortemente motivato nell’obiettivo di rendere il Comitato d’Intesa la voce di tutte le associazioni del territorio, ci credeva. Sapeva dialogare con chiunque, portava avanti le sue idee, ma sempre con la predisposizione ad ascoltare e a confrontarsi. Erano anni di grande fermento, si gettavano le basi di nuove strutture, di innovazione, progetti e lui aveva la mente rivolta al futuro, instancabile nel suo lavoro a favore della comunità». 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto