L’inverno è stato parecchio nevoso. E la primavera – fin qui – tutt’altro che calda, soprattutto in quota. Bastano questi due ingredienti a confezionare la situazione che si presenta in quota: neve abbondante, quasi 3 metri sopra i 2.500 metri. Per i rifugi e le attività alpine non è propriamente il massimo, perché l’estate partirà un po’ dopo rispetto alla tabella di marcia. In ogni caso, sarebbe stato difficile far cominciare prima la stagione, perché l’obbligo di somministrare cibi e bevande solo all’aperto mal si concilia con le temperature ancora rigide che si registrano in montagna.
Fatto sta che i rilevamenti Arpav parlano di metri di neve. Ancora. E un vecchio adagio bellunese dice che finché c’è neve in Visentin (qualche chiazza è ancora ben visibile), non può arrivare l’estate.
A Ra Vales, sopra Cortina, il nivometro recita 274 centimetri. Significa che il manto bianco è alto quasi 3 metri. Certo, la quota altimetrica è di 2.615, ma anche più in basso c’è ancora parecchia neve. Sul Monte Piana a Misurina si arriva a 114 centimetri, e sopra Arabba, sui Monti Alti di Ornella, a 168 centimetri. Coltre bianca più bassa nelle altre zone: sul Falzarego 37 centimetri, sul Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo) 81 centimetri e sul Passo della Mauria ancora 42 centimetri. Neve anche a Misurina, che qualche mattina fa si presentava in veste invernalissima (in foto).
Certo, basteranno pochi giorni con le temperature di giugno per far sbocciare la primavera. Soprattutto se come spesso accade, si passerà in pochi giorni al caldo torrido, quantomeno in Valbelluna. Si sa: non ci sono più le mezze stagioni.