All’ospedale di Lamon, si è tenuto il ringraziamento alla Cassa rurale Valsugana e Tesino di Borgo Valsugana, che ha donato uno strumento del valore di 22mila euro alla unità operativa di Riabilitazione e Recupero Funzionale diretta da Massimo Ballotta: si tratta di un dispositivo per vibrazioni. Un sistema biologico e non invasivo che utilizza le vibrazioni meccaniche per il trattamento di patologie ortopediche e neurologiche.
È una metodica innovativa che utilizza le vibrazioni create dall’aria, mediante una turbina, per generare risposte neurofisiologiche tissutali attraverso la stimolazione di specifici recettori (meccanocettori), localizzati in diversi distretti corporei. In base alle frequenze utilizzate, questi recettori inviano impulsi dalla periferia al midollo spinale, al cervelletto e alle strutture della corteccia cerebrale per generare risposte efficaci in grado di ottimizzare i tempi del recupero funzionale.
«Siamo particolarmente soddisfatti di contribuire alla dotazione dell’ospedale di Lamon. Vorrei sottolineare l’importanza dei soci all’interno della Cassa Rurale che è una cooperativa: grazie al loro apporto è possibile reinvestire nel territorio», ha spiegato Arnaldo Dandrea, presidente Cassa Rurale. «La rete è fondamentale e ci permette di investire nell’eccellenza di Lamon. Siamo grati alla cassa Rurale per la donazione e all’Ulss per il lavoro fatto». ha commentato il sindaco di Lamon Loris Maccagnan, mentre per il commissario dell’Ulss Dolomiti, Giuseppe Dal Ben, si tratta di «una donazione importante che ancora una volta dimostra l’interesse della comunità verso le attività dell’ospedale».