Dieci chilometri a nuoto nelle acque siciliane: l’impresa di Matteo Sogne

Dieci chilometri a nuoto nelle acque siciliane: l’impresa di Matteo Sogne

 

Ben 121 nuotatori, tra agonisti e Master, si sono sfidati nelle acque siciliane, davanti alle coste di Milazzo: nel Grand Prix Sicilia Open Water. E fra loro c’era anche un bellunese: Matteo Sogne, master M40 della Sportivamente Belluno. 

Nonostante la stagione agonistica sospesa a causa della pandemia, Matteo ha deciso di mettersi alla prova. E di percorrere a suon di bracciate i 10 chilometri di una competizione ormai storica, in acque libere e riconosciuta dalla Fin (la Federazione italiana nuoto). Sogne non è nuovo a imprese di questo tipo, visto che l’anno scorso si era cimentato nella traversata dello Stretto. Ma la distanza era inferiore: quasi 4 chilometri in meno. 

Il portacolori della Sportivamente è riuscito a completare la prova in 2h53”. E si è meritato un ottimo piazzamento in classifica (21. su 64 fra i Master assoluti e quarto di categoria), frutto degli intensi allenamenti in piscina, a Lambioi e al lago del Mis. «Sì, abbiamo alzato un po’ l’asticella – spiega il protagonista – ed è andata bene. È sempre emozionante nuotare nelle acque della Sicilia. Anche se non è stato facile, visto che era la prima gara della stagione». 

Soddisfatta l’allenatrice Maria Elena Canova, che a nome di tutto lo staff si congratula con Sogne: «Tutto il merito a Matteo. Alle sue braccia, alla sua testa. Noi lo abbiamo solo sostenuto, all’interno di un’avventura costruita in poche settimane per colpa del Covid-19. Bravo Matteo ad averci creduto». 

In generale, i complimenti arrivano dall’intera Sportivamente Belluno, a cominciare dal direttore Stefano Caldart e dalla responsabile delle attività Anna Fontana. «E ora, come da regola, attendiamo di scoprire l’impresa per il 2021». 

Ma non è finita qui, perché lo sport si è intrecciato alla solidarietà: su idea dello stesso Sogne e di Silvia Casagrande, l’impresa era accompagnata da una raccolta fondi. Tuttora aperta (per il link di riferimento, clicca qui): «Questo è un momento difficile per tutti – conclude il nuotatore -. Lo è anche per quelle associazioni che, non potendo promuovere manifestazioni e iniziative di alcun tipo, vedono assottigliarsi le risorse a loro disposizione. Ecco perché abbiamo deciso di aprire questa raccolta: il ricavato sarà devoluto all’Assi e alla Sport Assi. E contribuirà ad alimentare il progetto “Dolomiti Orizzonte Paralimpico” per far sì che i ragazzi e i bambini con disabilità abbiano un futuro sportivo». 

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