Belluno? «E’ la mia città, che mi ha visto crescere e formare. Una città meravigliosa, che ha però bisogno di alcune pennellate di colore che la rendano più frizzante e animata».
Non c’è ancora una data per le elezioni, ma Oscar De Pellegrin non perde tempo e ufficializza la sua candidatura a sindaco del capoluogo. L’ex atleta paralimpico rompe gli indugi e scende in campo. Non più quello di una gara, ma elettorale. Ma per chi come lui ha imparato «A cadere e rialzarsi» (come ha affermato ieri mattina nella conferenza stampa andata in scena al Centro Giovanni XXIII di Piazza Piloni) una sfida in più non può far paura. «Sono pronto – spiega – perché sento nel profondo il piacere di restituire qualcosa a questa città, che per me che ci sono nato e che ci vivo è la più bella del mondo. Mi metto a disposizione, con umiltà, spirito di servizio e senso di responsabilità. E’ un sacrificio per la mia famiglia, ne sono consapevole, ma l’amore per Belluno mi spinge in questa direzione».
De Pellegrin è il nome sul quale punta il Centro destra per tornare al governo di Belluno dopo dieci anni di amministrazione Massaro. Ma lui, il candidato in pectore, rifiuta le etichette: «Mi candido con una lista civica (dal nome evocativo di “Belluno al centro”, ndr) perché questo è il mio sentire. Non ho mai avuto e credo che mai avrò tessere di partito. Il mio impegno è per tutta la comunità». Ma non è un mistero che la proposta sia arrivata dai partiti: «Con le civiche, la Lega e Forza Italia c’è stata da subito sintonia, perché hanno subito condiviso il mio impegno e il mio metodo di lavoro, basato sulle persone e non sulle logiche partitiche». All’unità però manca ancora un tassello: Fratelli d’Italia non ha ancora sciolto le riserve sul suo nome. Ma De Pellegrin ostenta ottimismo: «Con loro siamo nella fase del fidanzamento, aspettiamo solo di ufficializzare il matrimonio».
Non si parla, ancora, di programmi e di alleati. «Naturalmente delle idee ce le ho – rivela De Pellegrin – ma le esporremo a tempo debito. Io sono un uomo concreto e con un metodo di lavoro che parte dall’ascolto, perché sono consapevole di non avere un passato in ambito amministrativo. Ma, essendo un cittadino fra i cittadini, ho intenzione di dare forma al concetto di democrazia partecipata. Non sono un accentratore, né un “tuttologo”: ho imparato a rapportarmi anche con idee diverse, a trovare unità d’intenti e punti di convergenza per arrivare a scelte precise e alla risoluzione dei problemi. La prossima settimana cominceremo gli incontri sul territorio: raccoglieremo spunti e idee dei cittadini e alla fine daremo loro una forma».
La priorità, in ogni caso, sarà quella di rimettere Belluno al centro. «Servono progetti in grado di valorizzare e incrementare il turismo, i servizi, la sicurezza, il sociale, la sanità: nel cuore del capoluogo, così come nelle frazioni». Un occhio di riguardo spetta ai giovani: «Perché hanno sofferto più di tutti, nei due anni di pandemia. La loro socialità è stata sacrificata e ora, alle ragazze e ai ragazzi, vanno date nuove opportunità».
Laggiù in fondo, infine, le olimpiadi e le paralimpiadi invernali del 2026. «Belluno è il capoluogo delle Dolomiti e deve essere protagonista. Da parte mia posso mettere a disposizione la mia lunga esperienza di atleta e i rapporti costruiti in anni di lavoro all’interno del Coni e delle federazioni sportive nazionali. Spremerò tutto me stesso, fino all’ultima goccia di sudore, per raggiungere questo obiettivo».
Già attivo il sito internet www.oscardepellegrin.it, così come l’indirizzo mail info@oscardepellegrin.it e i canali social.
