Anche il Dolomiti Blues&Soul Festival è costretto a fare i conti con la pandemia. E ad adeguarsi.
Lo confermano i promotori dell’evento: «Se le misure che regolano gli eventi subiranno un ridimensionamento, organizzeremo dopo la metà di agosto una sola giornata del festival. Una sola, come quando il festival nacque a metà degli anni Novanta. Ma in questo appuntamento investiremo entusiasmo, amore per la musica e per il nostro territorio: le caratteristiche salienti della manifestazione».
Il Covid ha mandato all’aria i piani iniziali: «Tutta l’Italia sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia. E la situazione ha messo in ginocchio anche tutto il comparto artistico, culturale e musicale. Le misure draconiane attuate per regolamentare gli spettacoli, ci mettono nelle condizioni di non poter garantire gli standard necessari a tutela della salute: nostra, degli artisti e del pubblico. Inoltre finirebbero per annullare ciò che rappresenta il festival: una festa nata per creare aggregazione e condivisione».
Ecco perché la formula ormai consolidata, e spalmata su un mese di musica attraverso i luoghi più suggestivi delle Dolomiti dell’Alto bellunese, deve essere rivista: «Il tempo che avanza verrà sfruttato preparando per il 2021, quando si terrà una grandissima ventesima edizione del festival, con la certezza che ci ritroveremo affamati di musica, pronti ad abbracciarci, saltare e ballare tra le nostre meravigliose montagne».
