Violenza contro le donne: diminuiscono i reati, cresce la prevenzione

Violenza contro le donne: diminuiscono i reati, cresce la prevenzione

Più maltrattamenti, meno stalking. E non è solo colpa del lockdown. È un bilancio a due facce, quello presentato dalla Questura di Belluno, relativo al fenomeno della violenza di genere. I reati non crescono, e questa è tutto sommato una buona notizia. Ma attenzione, il 2020 è un anno particolare anche per questo. Il lockdown primaverile ha obbligato molti nuclei familiari ad una convivenza forzata. E soprattutto, ha reso difficile per molte donne allontanarsi dall’occhio del marito per poter magari chiamare le forze dell’ordine o un telefono amico. «Non sappiamo se questa sia l’unica causa, ma sicuramente c’entra – spiega Jacopo Ballarin, dirigente della Squadra mobile – nel fatto che ad aprile ci siano giunte solamente due segnalazioni di maltrattamenti».

Per il resto, i dati sono tutto sommato in linea con quelli dello scorso anno. Nel 2020 sono stati finora 66 i fascicoli aperti per reati relativi alla violenza di genere. A farla da padrone, maltrattamenti in famiglia, stalking e violenze sessuali. La sommatoria è praticamente in pareggio. Il 2020 porta con sé 34 denunce per maltrattamenti, erano state 29 nel 2019. Dimezzate invece le denunce per stalking: dalle 14 del 2019 si passa alle 7 di quest’anno. Stabili le violenze sessuali: erano 6 nel 2019, nel 2020 sono 7. Ma c’è stato anche un caso di revenge porn, uno di adescamento di minore e uno di corruzione di minore.

Ma se complessivamente calano lievemente i reati, aumenta l’opera di prevenzione. Merito anche delle modifiche legislative, che hanno introdotto due nuove misure: l’ammonimento e la sorveglianza speciale.

Misure che, soprattutto nel caso dell’ammonimento, come spiega il dirigente della sezione anticrimine della Questura, Marco Dell’Arte, guardano non a ciò che è accaduto ma al futuro. Una sorta di “cartellino giallo”, che in caso di reiterazione del reato porta alla denuncia d’ufficio, senza più l’obbligo della querela di parte. Nel 2020 sono stati 12 gli ammonimenti emessi dal questore Lilia Fredella: 7 per atti persecutori e 5 per violenza domestica. In un caso la misura si è poi trasformata in denuncia.

Quattro invece le proposte di sorveglianza speciale inviate al giudice per le misure di prevenzione, delle quali 2 sono già state accolte.

In questi giorni nei mercati della provincia sta girando il camper attrezzato della Polizia, nell’ambito del progetto “Questo non è amore”. «Per tutto il mese di novembre siamo stati presenti in nove mercati della provincia – spiega l’assistente capo Virna Triches – per cercare di aiutare le donne che hanno bisogno di esprimere anche solo il loro disagio». Sono decine le storie e le segnalazioni raccolte. «A volte esperienze vissute in prima persona, molte volte racconti di ciò che succede alle amiche o alle conoscenti. Per noi sono segnalazioni preziose, che ci permettono di conoscere il problema e di far emergere tutto il sommerso».

Funziona anche la rete con gli altri enti pubblici: «Ci arrivano segnalazioni da ospedale, servizi sociali e medici di base – commenta Jacopo Ballarin, capo della Squadra mobile – devo dire che la collaborazione è proficua».

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