L’essenziale è invisibile agli occhi. Ma prende forma su autobus e corriere. Saranno settimane difficili quelle che vengono avanti. Anche per gli utenti del trasporto pubblico. Per effetto dell’ordinanza emessa il 13 marzo dal governatore del Veneto, il servizio sarà ridotto. Anzi, sarà essenziale. Anche così si combatte il coronvirus: riducendo gli spostamenti e aumentando le distanze tra i passeggeri.
«Si tratta di una misura necessaria, in questo momento – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. L’ordinanza emessa (venerdì 13 marzo, ndr) dal governatore del Veneto prevede infatti una riduzione anche rilevate del trasporto pubblico locale, mantenendo il livello di servizi essenziale. Come abbiamo già detto più volte in questi giorni, servono un po’ di pazienza e di spirito di adattamento, per superare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Sono certo che possiamo contare sulla collaborazione di tutti gli utenti del servizio di trasporto».
IL DETTAGLIO
Cosa prevede la riduzione del programma che resterà in vigore fino al 25 marzo? Tre cose essenzialmente: soppressione del servizio urbano di Feltre, Pieve di Cadore e Auronzo; riduzione delle corse dell’urbano di Belluno; riduzione di diverse linee extraurbane.
Per quanto riguarda il servizio urbano di Belluno, nei giorni feriali sarà ridotto alle sole tre linee che solitamente venivano utilizzate per il festivo: Linea Lilla-Gialla (Giazzoi-Bolzano-ospedale-via Dante-Castion); Linea Rossa (Mier-ospedale-piazza V. Emanuele-Cavarzano-Fiammoi); Linea Verde (Bes-Mussoi-piazza V. Emanuele-via V. Veneto-Safforze). Con orario dalle 7 alle 19 e frequenza ogni 60 minuti (anziché ogni 30).
Per il servizio extraurbano (dal lunedì al venerdì), vengono mantenuti invariati gli attuali collegamenti solo per le zone industriali più rilevanti: Luxottica Agordo, Luxottica Sedico e Villanova di Longarone. Per il resto, ecco un programma di corse minimo che collega solo i centri più rilevanti della provincia. Quattro le linee: la 13 (Belluno-Sedico-Santa Giustina-Feltre), la 20 (Belluno-Limana-Trichiana-Mel-Lentiai-Feltre), la 9 (Belluno-Ponte nelle Alpi-Longarone-Calalzo), la 30 (Calalzo-Pieve di Cadore-Borca-San Vito-Cortina), la 31 (Calalzo-Domegge-Lozzo-Auronzo), la 33 (Calalzo-Santo Stefano-Sappada) e la 37 (Belluno-Ponte nelle Alpi-Farra d’Alpago-Puos d’Alpago).
DOLOMITIBUS
«Abbiamo attivato un importante piano di sanificazione anche tramite apparecchiature di ozonizzazione e prodotti specifici di igienizzazione che vengono periodicamente ripetuti su tutti i mezzi in esercizio – fa sapere Natalia Ranza, amministratore delegato di Dolomitibus -. La riduzione del servizio, oltre a garantire i livelli di sicurezza attuali, garantisce anche la continuità futura del trasporto pubblico sia preservando i conducenti da inutili esposizioni, sia sostenendo l’equilibrio economico del servizio compromesso dal pesante calo dell’utenza».