Non tutti erano d’accordo. E così ci ha pensato la Protezione civile, su sollecitazione del governo. Da domani mattina stop allo sci in tutta Italia. Il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia lo ha annunciato questo pomeriggio in conferenza stampa, non senza nascondere palese irritazione verso alcune stazioni sciistiche che non volevano saperne di chiudere i battenti. Anche nel Bellunese, che non essendo “zona rossa” non aveva in realtà nessun obbligo di chiusura. Il consorzio Dolomiti Superski aveva già deciso di spegnere i motori a partire da mercoledì. Mancava però l’intera area di Cortina, nella quale i vari esercenti di impianti a fune non erano concordi sulla linea da tenere, nonostante la richiesta del primo cittadino Giampietro Ghedina di tutelare la salute pubblica, supportato dal presidente della Regione Luca Zaia che in mattinata si è appellato al senso di responsabilità dei gestori degli impianti. Nel pomeriggio un comunicato del Consorzio Impianti a fune dichiarava la chiusura di gran parte degli impianti della conca, eccezion fatta per Faloria e Cristallo, che avevano deciso di portare a termine regolarmente la stagione. E come loro, aveva dichiarato di voler andare avanti anche la società Monte Avena. Una decisione a macchia di leopardo che non averebbe fatto di certo una bella pubblicità al territorio. A mettere tutti d’accordo, in serata, il decreto della Protezione civile.
- Provincia
- lunedì, 9 Marzo 2020
- Redazione
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