Cauto ottimismo: tre istituti di credito disponibili a sostenere l’Acc

Cauto ottimismo: tre istituti di credito disponibili a sostenere l’Acc

La prudenza non è mai troppa. Quindi, è presto per cantar vittoria. Ma la luce in fondo al tunnel c’è. E comincia a materializzarsi sotto forma di tre banche. Ecco perché filtra un cauto ottimismo dall’incontro di questa mattina in Regione. Sul tavolo, la situazione di Acc e l’attesa del prestito bancario per mandare avanti lo stabilimento. Ma anche i risultati raggiunti finora dal piano del commissario Castro. Un piano che sta funzionando e che potrebbe (dovrebbe) agevolare le operazioni con gli istituti di credito. 

Tutti d’accordo i soggetti che hanno partecipato al tavolo, nella sede di Veneto Lavoro. Dall’assessore regionale Elena Donazzan alle sigle sindacali, dal presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin al sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa. «Le preoccupazioni restano, ma filtra un cauto ottimismo sul futuro di Acc – dice Padrin -. Questo è il momento in cui tutti dobbiamo rimanere sul pezzo e fare un’operazione di moral suasion affinché gli istituti di credito assicurino la liquidità necessaria a portare avanti il piano industriale».

Nel fare il punto sulla situazione rispetto alla gestione dell’amministrazione straordinaria della fabbrica di Borgo Valbelluna, il tavolo regionale ha evidenziato come nei primi tre mesi di attività commissariale si registrino dati significativi rispetto al piano industriale elaborato dal commissario Castro: spicca in particolare l’aumento della produzione del 16,5% e una crescita degli occupati a tempo indeterminato pari al 10%. Il piano industriale di rilancio sta procedendo nel verso giusto, con 1 milione 750mila pezzi prodotti all’anno e con la prospettiva di arrivare a 2 milioni e mezzo nel 2021. Nel frattempo sono stati assunti altri 29 lavoratori a tempo indeterminato ed è stato rafforzato il rapporto con clienti e fornitori. Cosa manca? Liquidità. Ma le banche non sembrano più tutte sorde e mute. L’attività di interlocuzione in ambito regionale avviata a luglio, svolta in raccordo con il Ministero per lo Sviluppo economico, e le azioni sindacali che si sono succedute, da ultimo la manifestazione della scorsa settimana, ha portato alla disponibilità di tre istituti di credito che si sono impegnati a sottoporre ai rispettivi organi deliberanti, entro un paio di settimane, la proposta di sostegno finanziario al progetto industriale di Italia Wanbao Acc. La scadenza rimane quella del 30 settembre.

«L’obiettivo primario resta quello di salvaguardare i circa 300 posti di lavoro della fabbrica, che per la Valbelluna significano la serenità di oltre 300 famiglie – conclude Padrin -. Ringrazio l’assessore regionale al lavoro e il sindaco di Borgo Valbelluna per il forte impegno assicurato alla risoluzione del nodo Acc. Da parte della Provincia, appoggio pieno a qualsiasi iniziativa sia ritenuta utile a salvaguardare lo stabilimento e i suoi lavoratori. Questo è il momento di fare squadra, anche di più, se possibile, di quanto si è fatto finora».

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