Aumenta la marginalità, entra in campo “Inps per tutti”

Aumenta la marginalità, entra in campo “Inps per tutti”

Non solo danni sanitari e macroeconomici. La pandemia di coronavirus ha creato anche un piccolo esercito di nuovi poveri. Un fenomeno che si avverte anche in provincia di Belluno, che si intreccia e acuisce i problemi ormai annosi causati dallo spopolamento e dal continuo aumento del numero di anziani, spesso soli e isolati.

Francesco D’Alfonso, direttore della Caritas bellunese, stima in un 15-20% l’aumento delle persone che dallo scoppio della pandemia si sono rivolti ai centri di ascolto. Numeri preoccupanti, se si calcola che sono più di 1.000 i soggetti seguiti dall’associazione. Ai quali vanno aggiunti poi i nuclei familiari e le persone che si rivolgono ai Servizi sociali dei Comuni di residenza.

La povertà è sempre più diffusa e in crescita, e non aiutano di certo i continui aumenti di elettricità e gas. «No di certo – spiega D’Alfonso – perché creano situazioni di fragilità strutturata anche dove prima le difficoltà magari erano momentanee. Ci sono già molti casi di famiglie che una volta magari ci chiedevano un aiuto per affitti e bollette a spot, mentre adesso la loro insolvenza diventa continua».

E poco, finora, sta aiutando l’indubbia ripresa del settore lavorativo. «La situazione di allarme sta rientrando, dopo la pandemia – continua il direttore della Caritas – ma non è ancora superata, anche a causa del fatto che la ripresa del mondo del lavoro si basa su moltissimi contratti precari».

Ci sono poi i dati dell’Inps provinciale, che parlano di 1.250 domande per il reddito di cittadinanza presentate nel 2021, con un 10% circa di revoche per mancanza dei requisiti. E sono state 7.500 le domande l’anno scorso per l’assegno nucleo familiari e l’assegno temporaneo.  vanno messe  in conto anche le 1.210 domande per il bonus nido e le 80 richieste di assegno sociale per gli ultra 67enni.

Ma sono ancora molti i bellunesi che non riescono ad accedere a prestazioni alle quali avrebbero diritto. Tra i motivi, la scarsa dimestichezza con gli strumenti informatici e la mancata conoscenza degli strumenti a disposizione.

Da queste basi nasce il progetto “Inps per tutti”, che coinvolge Caritas e Comuni per raggiungere le persone che si trovano ai margini della società. Siglato ieri a Palazzo Rosso il protocollo d’intesa fra l’Inps, la Caritas e i Comuni di Belluno, Feltre e Alpago. Sono solo i primi ad avere aderito: l’intenzione – spiega il direttore della sede di Belluno dell’istituto di previdenza, Angelo Franchetti – è infatti quella di estendere il protocollo ad altre zone del territorio. «L’obiettivo è riuscire a raggiungere le persone in condizione di disagio, per aiutarle con i servizi messi a disposizione da Inps. Fondamentale sarà la collaborazione dei servizi sociali dei Comuni e della Caritas, da sempre in prima linea nell’intercettare i più bisognosi». Il protocollo prevede anche la formazione per il personale di Caritas e Comuni.

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