Alari: «Il girone di ritorno sarà ancor più difficile, ma stiamo migliorando»

Alari: «Il girone di ritorno sarà ancor più difficile, ma stiamo migliorando»

La Dolomiti Bellunesi è pronta a tornare in pista. Dopo aver scollinato la prima metà di campionato, domenica 8 gennaio (ore 14.30) la formazione guidata da mister Zanin riparte dalla trasferta di Villafranca Veronese. E da una ritrovata impermeabilità difensiva, ben rispecchiata da uno dei totem della retroguardia: Alberto Alari. Il quale, però, aveva saltato l’ultimo impegno del 2022 a causa di un problema al ginocchio: «È tutto rientrato – assicura il ventitreenne cresciuto nell’Atalanta -. Contro il Portogruaro ho preso una gran botta e, nei giorni successivi alla gara, sentivo un po’ di dolore. Così, per precauzione, sono rimasto fuori nella trasferta di Montebelluna. Ma ho recuperato al meglio». 

TRE PUNTI IN PIÙ – I dolomitici hanno chiuso il girone d’andata al nono posto e vantano una striscia aperta di cinque risultati utili: «Potevamo avere almeno tre punti in più, ma le prestazioni ci sono state. Siamo partiti male, poi abbiamo iniziato a carburare all’interno di un campionato molto difficile ed equilibrato: non ci sono partite scontate e la graduatoria lo conferma. Le squadre sono tutte lì. In ogni caso, dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire, sapendo che il ritorno sarà ancor più difficile dell’andata». 

GESTIONE – Il rendimento è migliorato in maniera progressiva: è un dato oggettivo. Anche se Alari invita a non abbassare la guardia: «Abbiamo trovato una maggior compattezza, ma questo è frutto del lavoro dell’intero collettivo, non solo di noi difensori. Siamo riusciti a capire i momenti cui c’era da soffrire e da serrare i ranghi, rispetto a quelli in cui era necessario attaccare e “aggredire” l’avversario. Tuttavia, dobbiamo migliorare nella gestione delle sfide. Penso per esempio al match col Portogruaro, riaperto a causa di un nostro errore quando eravamo in totale controllo. O contro la Luparense: in vantaggio per 2-0, ci siamo fatti riprendere. Evitare le disattenzioni è prioritario: vale per chiunque, pure per i professionisti e i campioni. Come ha testimoniato la finale dei Mondiali». 

SALUTE E NESSUN RIMPIANTO – Il difensore passato per la Carrarese, il Südtirol, il Ravenna e la Pergolettese è pronto a indossare il simbolico elmetto: «Saranno tutte battaglie calcistiche, da qui alla fine del campionato. Quando si va in campo, non esiste prima o ultima in graduatoria: bisogna interpretare ogni sfida al 110 per cento. E non guardare in faccia nessuno. Giochiamo solo per vincere, poi si tireranno le somme». Nel frattempo, il nuovo anno solare ha spalancato le porte: «Al 2023 chiedo prima di tutto la salute – conclude Alari -. Per me, la mia famiglia, i miei amici, mentre in ambito sportivo, spero di non avere rimpianti e di concludere la stagione nel migliore dei modi».

Foto di Giuseppe De Zanet 

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